17 Giugno 2016

Le esportazioni agroalimentari delle regioni italiane: I Trimestre 2016

Condividi

Lunedì 13 giungo l'Istat ha diffuso i dati sulle esportazioni delle regioni italiane nel primo trimestre 2016. A livello nazionale, se si guarda alle variazioni percentuali rispetto al 2015, l'agricoltura italiana (insieme alla silvicoltura e alla pesca) le vendite estere agricole sono cresciute del 2% mentre, quelle alimentari (bevande incluse) sono aumentate dell'1,8%.



Il contributo delle Regioni Italiane all'export agroalimentare (I trim 2016, valori medi%)





Fonte: Elaborazioni Ufficio Studi CIA su dati Istat



Se si analizza il contributo medio delle singole circoscrizioni territoriali rispetto alle esportazioni agroalimentari nazionali, durante i primi tre mesi dell'anno, l'area Nord-est del Paese ha confermato, la propria leadership con oltre il 41%. Un primato realizzato grazie alla spinta del Veneto e dell'Emilia Romagna che hanno esportato, ciascuna oltre il 15% dei prodotti agricoli, alimentari e bevande italiane. Oltre un quarto (25,6%) delle vendite estere agroalimentari, è stato spedito dai territori dell'Italia Nord-occidentale, al cui interno la Lombardia e il Piemonte hanno inciso, rispettivamente,  per il 17,5% e per il 14% sulle esportazioni alimentari made in Italy. Se si guarda alle vendite estere agricole, la leadership circoscrizionale è spettata al Piemonte col 6,5%, a seguire la Lombardia e la Liguria, ciascuna con il 5,8%. Continuando, il Mezzogiorno ha esportato nel periodo gennaio-marzo il 20,5% dell'agroalimentare. Sul fronte agricolo, Puglia e Sicilia hanno totalizzato congiuntamente oltre il 15% delle vendite, mentre la Campania ha confermato la sua vocazione, produttiva e internazionale, verso i trasformati con una quota pari all'8,5% del totale. Infine il Centro Italia dove, a contribuire maggiormente al 12,7% dell'export agroalimentare italiano, sono state la Toscana, in particolare sul fronte dei prodotti alimentari con una quota del 7,1%, e il Lazio che ha venduto all'estero oltre il 5% delle produzioni agricole.



Esportazioni agroalimentari nel primo trimestre 2016: variazioni tendenziali e perfomances regionali





Fonte: Elaborazioni Ufficio Studi CIA su dati Istat



Passando all'analisi delle dinamiche tendenziali, rispetto ai primi tre mesi del 2015, sul fronte delle esportazioni agricole, sono state le regioni dell'Italia Nord orientale (+5%) e centrale (+7%) a far registrare una variazione positiva mentre, nelle aree meridionali e nord-occidentali, si è verificata una riduzione vicina al 2,5%. Nell'ambito dei cibi e delle bevande, invece, ad eccezione del Mezzogiorno (-2,5%), in tutte le altre circoscrizioni nazionali, si è verificata una ripresa delle vendite estere con le regioni centrali che hanno fatto segnare la migliore performances annua (+5,5%).



Infine, per quel che riguarda i dati delle singole regioni, le esportazioni agricole sono cresciute ad un ritmo percentuale particolarmente sostenuto nelle Marche (+56% rispetto al primo trimestre 2015) e in Calabria (+36%). In contrazione, invece, le spedizioni della Sardegna (-25%) e del Lazio (-4%). Per quel che riguarda l'alimentare, invece, le Marche e la Sicilia sono state le realtà territoriali con la crescita più elevata, rispettivamente del 15% e del 12%. Battuta d'arresto, per le vendite estere di cibi e bevande della Sardegna (-17%) e del Piemonte (-1%).