10 Giugno 2025

Vino: Cia Piemonte chiede alla Regione convocazione Stati generali

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Pronti per il Tavolo verde. I presidenti Carenini e Coterno: "Segnali di sofferenza non possono essere ignorati, serve trovare nuove soluzioni"

"Chiediamo alla Regione Piemonte la convocazione urgente degli Stati generali del vino, il comparto sta manifestando segni di sofferenza che non possono più essere ignorati. Nell’immediato, bisogna trovare una soluzione alle eccedenze di magazzino che si stanno registrando nel territorio piemontese, ma allo stesso tempo occorre ragionare al più presto sui problemi di fondo dell’intero settore, che vede addensarsi all’orizzonte nubi sempre più minacciose e preoccupanti". Cosi il presidente regionale di Cia-Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, e il presidente provinciale di Cia Cuneo, Claudio Conterno, lanciano l’allarme sulla situazione di un comparto che fino a qualche tempo fa sembrava godere di buona salute, ma che ora rischia di trovarsi in difficoltà per ragioni di mercato, cambiamento climatico e cattiva informazione.

"Parliamo in questo momento di almeno 55 mila ettolitri di vino in eccedenza -osserva Conterno- soltanto per Barbera, Cortese e Dolcetto. Giovedì prossimo il Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato ha convocato una riunione per discuterne.  Una criticità che va ad aggiungersi ad alcune situazioni ormai croniche e che prevedibilmente nei prossimi mesi diventerà evidente in molte altre regioni d’Italia. Servono decisioni tattiche, ma anche strategiche di lunga portata, una nuova programmazione che valga per il futuro. In quest'ottica, dovremmo valutare il blocco degli impianti di nuovi vigneti, salvaguardando i progetti di sviluppo delle aziende condotte da giovani agricoltori, al fine di evitare un ulteriore aggravamento della situazione e il rischio di una spirale produttiva dalle conseguenze potenzialmente disastrose.

Va messo tutto sul tavolo, dobbiamo anticipare le domande del mercato, prima che lo facciano gli altri, mettere in discussione, quando serve, il ruolo e le scelte di tutti gli attori del settore vino, a cominciare dalle nostre realtà organizzate, pensando anche a ricambi generazionali. Non dobbiamo avere paura di confrontarci, rimanere nell’incertezza è la peggiore delle posizioni. Sul piano mediatico, il vino sta subendo campagne di criminalizzazione assolutamente infondate, non bisogna lasciare che tante piccole palle di neve diventino una valanga, dobbiamo reagire".

L’iniziativa, secondo Cia Piemonte, va presa dalla politica: "Il 30 giugno porterò insieme al delegato per il vino Conterno le proposte della Cia al Tavolo verde convocato in Regione. E’ necessario coinvolgere tutti gli attori protagonisti del settore -sostiene Carenini-, dai produttori, ai Consorzi, agli industriali, ai decisori politici. E’ il momento di farlo, prima che sia troppo tardi, disegnando tutti insieme un nuovo scenario di sviluppo per i prossimi anni, tenendo conto che la gravità dei problemi è sempre più evidente".