Vendemmia: Cia Padova, un’ottima annata per il vino dei Colli Euganei
Il 20 agosto inizierà la vendemmia delle uve precoci dei Colli Euganei, su tutte Pinot e Chardonnay, le previsioni sono più che positive. Stando a un report di Cia Padova, oggi i grappoli si presentano belli carichi e con un buon equilibrio in termini di acidità. Merito sia delle piogge primaverili che di quelle di fine luglio (dove non hanno fatto danni; a Lozzo, ad esempio, si registrano perdite fino ad un 20% a motivo della grandine), cui hanno fatto seguito dei prolungati periodi soleggiati. Le alte temperature dei prossimi giorni potrebbero sì creare qualche problema, ma solo ai vigneti maggiormente esposti. In ogni caso, essendo la maturazione quasi a fine corsa gli eventuali danni dovrebbero essere molto limitati.
“I primi riscontri quanto a qualità vanno oltre ogni migliore aspettativa -sottolinea il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato-. Stiamo andando incontro a una buona annata”. Verosimilmente le operazioni di vendemmia proseguiranno fino alla prima decade di ottobre, con il Raboso. “Le piante stanno bene, il continuo fiorire di foglie nuove ne è la dimostrazione”. Con una grande incognita sullo sfondo: dove possono, i cinghiali razziano le uve rosse, i cui chicchi sono particolarmente dolci. Idem per i caprioli, già avvistati negli scorsi anni in tutta l'area dei Colli. “La criticità della fauna selvatica rimane irrisolta; a tal riguardo chiediamo alle autorità competenti continuità nei contenimenti da parte dei selecontrollori e attraverso i chiusini”. Vi è poi un’ulteriore questione da considerare, come aggiunge lo stesso Trivellato: “Non sempre i lavoratori stagionali, molti dei quali provengono da Paesi extra Ue, sono sufficienti per la vendemmia. Al riguardo, il Governo è tenuto ad autorizzare le istanze dei richiedenti in tempi congrui. Tanti hanno presentato i relativi moduli a febbraio, ma devono ancora ottenere una risposta”.
Qualche giorno fa, inoltre, Cia ha partecipato al tavolo del vino riunito a Palazzo Chigi, alla presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Il rafforzamento e il rilancio del comparto del vino, ora sotto scacco sia per la minaccia dei dazi Usa che per un cambiamento nelle modalità dei consumi e l’incremento dei costi di produzione, restano i principali obiettivi”. Per raggiungere tale risultato servono “misure contingenti quali sgravi fiscali e mutui a tasso agevolato in grado di facilitare l’accesso al credito. Prioritaria pure la difesa del vino da pregiudizi e fake news, anche mediante apposite campagne di comunicazione”.