23 Settembre 2020

Vendemmia: Cia Padova, buona annata nei Colli e nel Conselvano

#vino #produzione #uva #viticoltura
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+5% rispetto al 2019, sugli scudi Pinot grigio, Chardonnay e Merlot

In questi giorni la vendemmia dei rossi è nella sua fase clou (durerà fino a metà ottobre), mentre quella dei bianchi è alle battute finali. Non ci sono ancora numeri ufficiali; tuttavia, i primissimi dati rilevati da Cia-Agricoltori Italiani Padova mostrano un quadro positivo in tutta la provincia con +5% (con punte di +7%), in termini di resa, per il Pinot grigio, lo Chardonnay, il Merlot e il Moscato rispetto al 2019.

“Gli acini presentano un buon grado di acidità e freschezza -commenta Diego Bonato, titolare dell’azienda agricola Reassi di Rovolon-. Le prime tre settimane di settembre sono state asciutte e soleggiate, con buone escursioni termiche fra il giorno e la notte: l’ideale per un’eccellente maturazione”. Negli ultimi quindici giorni in pianta, in effetti, il sole è “amico” dell’uva. “Il meteo ci ha dato una mano, nei mesi scorsi le precipitazioni sono giunte al momento giusto. Di conseguenza i terreni hanno risposto molto bene”.

Nell’area dei Colli, al netto di una piccola perdita a maggio dovuta ad una veloce grandinata, quest’estate non vi sono state grosse criticità. Il meteo favorevole ha quindi permesso una fioritura ideale.

Ottimi risultati pure per la Cantina di Conselve, alla quale proprio in questi giorni i viticoltori stanno conferendo le proprie uve appena vendemmiate. Nonostante l’emergenza coronavirus, le giacenze saranno minori dell’anno scorso. Per quanto riguarda i prezzi del Prosecco, si va dai 155 ai 160 euro all’ettolitro. Un livellamento, questo, che scongiurerà eventuali speculazioni nella filiera.

Le buone notizie, peraltro, non finiscono qui. Nello stesso comprensorio degli Euganei il macrosettore dell’Horeca (acronimo di Hotellerie, restaurant e catering) è ripartito con numeri quasi pre-covid. “Sono ripresi i banchetti -spiega Bonato- soprattutto quelli relativi ai battesimi e ai matrimoni”. Addirittura qualcuno ha dovuto rimandare i ricevimenti a data da destinarsi poiché i fine settimana da qui ad ottobre sono tutti pieni. “La gente predilige le terrazze e gli ambienti esterni -conclude l’imprenditore- E’ vero che gli stranieri quest’estate non si sono mai visti, ma da come si era messa la situazione possiamo ritenerci soddisfatti”.

“Gli imprenditori agricoli sono già stati abbastanza bastonati dal prolungato lockdown, con effetti negativi in termini di reddito -sottolinea il presidente di Cia Padova, Roberto Betto- .Ora stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza, soprattutto nell’Horeca”. A tal proposito il presidente invita le famiglie “ad acquistare o a consumare nei ristoranti tipicità locali, così da far ripartire la filiera in maniera consolidata. Auspichiamo un rimbalzo della vendita di prodotti genuini e certificati”.

“La crisi -conclude- non è ancora alle nostre spalle. Anzi, l’obiettivo di molte aziende agricole è chiudere il 2020 con il bilancio in pareggio. Adesso siamo chiamati a guardare con fiducia ai mesi a venire: l’agroalimentare ha dimostrato di essere strategico, non sperperiamo il credito che abbiamo acquisito nell’immaginario collettivo”.