02 Marzo 2018

Un trattore a biometano per l’autosufficienza delle aziende

#macchineagricole
Condividi

In fase di sviluppo finale, potrebbe essere nei campi già dal 2020

Dal 2020 il trattore a biometano potrebbe non essere più solo un'dea. Anzi, esiste già ed è ormai in fase di sviluppo finale, da parte di uno dei leader mondiali della meccanizzazione agricola.

Si tratta del primo trattore agricolo a metano, che può però, funzionare anche a biometano ottenuto da colture, scarti agricoli e rifiuti dell’industria alimentare in generale. Come riporta Lifegate, non si tratta di una tecnologia nuova, FPT Industrial da una ventina d’anni sperimenta sistemi di trazione a gas naturale. Il metano, specie se prodotto da fonti rinnovabili, è ad oggi -escludendo l’idrogeno, l’elettrico o l’ibrido- il combustibile più sostenibile per il mondo agricolo. Ricorrendo agli scarti di prodotti agricoli e ad altri rifiuti, oltre che alle colture energetiche, è possibile ottenere un carburante con emissioni di CO2 praticamente pari a zero, con una riduzione dell’80 per cento delle emissioni complessive. E' particolarmente ideale per i veicoli agricoli, tenuto conto che gli agricoltori possiedono di fatto già materie prime e spazi per produrre il gas.

Il trattore a biometano su cui sta lavorando New Holland, ha le stesse prestazioni di un diesel di ultima generazione ed è più silenzioso del 50 per cento. Utilizza un potente motore da 180 cavalli di potenza. Il serbatoio con un pieno di biogas può lavorare nei campi per un’intera giornata.

Duemila aziende agricole in Europa usano già biogas. In Italia viaggiano in questa direzione almeno quattrocento aziende. Dal 2009, il progetto Energy Independent Farm sostiene l’adozione di carburanti alternativi. La sperimentazione sull’uso del biometano è in corso in Brasile, Repubblica Ceca, Francia, Gran Bretagna e Italia.