16 Ottobre 2018

Un decalogo anti-spreco per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione

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Obiettivo "Fame Zero", i punti per uno stile di vita più sostenibile

Un mondo "Fame Zero" entro il 2030 è possibile. Questo è il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2018 indetta dalla Fao.

Nonostante i progressi fatti negli ultimi anni per sconfiggere la malnutrizione, sono ancora 815 milioni nel mondo le persone che soffrono la mancanza di cibo, mentre 672 milioni hanno problemi di obesità. Per questo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura chiede uno sforzo comune per invertire la tendenza. Non solo trasformare l’economia rurale, da cui dipende la sopravvivenza del 70% delle popolazioni povere, ma agire ognuno con il proprio contributo, per sconfiggere la fame ed eliminare lo spreco facendo scelte consapevoli.

Infatti secondo i dati del progetto Reduce, promosso dal Ministero dell’Ambiente con l’Università di Bologna-Distal, solo in Italia ogni cittadino butta nel bidone una media di 37 kg di alimenti all'anno. Ecco perché, oggi nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione, Andrea Segrè -fondatore di Spreco Zero e di Last Minute Market- lancia un utile decalogo anti-spreco, in linea con gli auspici della Fao:

  1. Acquistare solo ciò che ci serve, facendo una lista precisa senza cadere nelle sirene del marketing;
  2. Prediligere alimenti locali e di stagione basati sulla Dieta Mediterranea;
  3. Leggere e capire bene etichette e scadenze;
  4. Usare frigo, freezer e dispensa per conservare i cibi e non per stiparli alla rinfusa;
  5. Cucinare quanto basta, ma se avanza condividere con i vicini o “riciclare” tutto il giorno dopo;
  6. Fare in modo che il bidone della spazzatura sia vuoto, differenziando tutti i rifiuti, anche quelli non alimentari;
  7. Al ristorante, chiedere di riportare a casa ciò che non viene mangiato;
  8. Riconoscere che il cibo ha un valore non solo per il nostro portafoglio ma anche per la nostra salute;
  9. Chiedere che l’educazione alimentare e quella ambientale rientrino nelle nostre scuole come parte dell’educazione alla cittadinanza;
  10. Mangiare è un atto di giustizia e di civismo: verso se stessi, verso gli altri, verso il mondo.