18 Luglio 2019

Ue: Cia a De Castro e Dorfmann, più coesione per difesa agricoltura

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Dal presidente Scanavino gli auguri ai due italiani neoeletti coordinatori in Comagri

Coesione e pragmatismo nel sostenere e difendere le istanze degli agricoltori d’Europa e d’Italia siano guida nel nuovo corso del Parlamento europeo. A dirlo è il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino nel complimentarsi e augurare buon lavoro ai due italiani neoletti coordinatori in Commissione Agricoltura del Parlamento Ue, il responsabile Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, rispettivamente per il Gruppo S&D e per il Partito popolare europeo.

L’Europa che Vogliamo -sottolinea Scanavino- riparte, infatti, dalla centralità dell’agricoltura italiana che deve molto alla nascita dell’Ue. La sua spinta propulsiva ha dato linfa allo sviluppo del settore in termini di forza lavoro, promozione del Made in Italy e crescita dell’export, trainato da Dop e Igp.

L'elezione di De Castro e Dorfmann rinnova ora, il ruolo chiave dell’Italia nella nuova Commissione. Inoltre, -prosegue il presidente nazionale di Cia- il sostegno reciproco manifestato dai due italiani, chiamati a coordinare i lavori nei prossimi cinque anni, rafforza il loro impegno a difesa della Pac e a tutela delle esigenze degli agricoltori italiani. Il richiamo ad investimenti in qualità e innovazione, l’attenzione al tema della sostenibilità nelle produzioni agroalimentari come all’evoluzione della questione Brexit, sono per Cia-Agricoltori Italiani il segnale di un forte senso di responsabilità, oltre che di aderenza alle sfide che attendono l’Unione.

Infine, attendiamo la riunione del 23 luglio con il Commissario Hogan, come primo appuntamento importante per delineare il percorso da intraprendere soprattutto in ambito Pac. Gli Agricoltori Italiani -ricorda in chiusura Scanavino- attendono risposte sul mantenimento del suo attuale livello di spesa e l'accelerazione della riforma post 2020, in primo luogo in termini di semplificazione. Un progetto europeo di governo delle aree interne e nuovi accordi di libero scambio che sostengano l’export italiano.