17 Settembre 2019

Tavolo verde su cimice asiatica, Cia Veneto: risorse insufficienti

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Senza intervento governo e Ue, si rischia morte settore ortofrutta

Risorse insufficienti, il settore frutticolo nazionale rischia il collasso.

Gianmichele Passarini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Veneto, commenta così l’esito del Tavolo verde sull’emergenza cimice asiatica, che si è tenuto oggi.

“Prendiamo atto della convocazione del tavolo da parte della Regione Veneto -ha spiegato Passarini- sulla scia della mobilitazione che Cia e le altre associazioni agricole hanno organizzato e che ci ha portato a incontrare i prefetti di Verona e di Padova. Certamente lo stanziamento annunciato dall’assessore Pan, ovvero 200mila euro per l’anno 2019 e 900mila nel 2020, è assolutamente insufficiente per affrontare un problema che ha provocato danni per 80 milioni di euro soltanto nel Veronese. Questi fondi potrebbero essere utilizzati per mitigare gli interessi sui mutui, sui prestiti richiesti dagli agricoltori. Ed anche i tempi di studio e di introduzione degli insetti antagonisti, come la vespa samurai, sono lunghissimi: per avere qualche risultato ci vorranno da 3 a 5 anni”.

Cia Veneto ha ricordato che i frutteti di Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna rappresentano l’ossatura della filiera nazionale. “Senza un intervento del Governo e senza il contributo dell’Unione europea -ha concluso Passarini- rischiamo la morte del settore. E' un'occasione per riprogettare l’ortofrutta, guardando al futuro, al 2030: seppur organizzato, oggi il settore non dà la redditività necessaria agli agricoltori”.