07 Agosto 2024 | dal Territorio

Siccità: Cia Sicilia Orientale, seduta straordinaria Ars risponde a nostro appello

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Serve gesto concreto per affrontare crisi e superare decenni di mancata programmazione

“Siamo davvero lieti di avere ricevuto la nota del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana (Ars), Gaetano Galvagno, con la quale ha accolto la nostra richiesta di affrontare la crisi che sta colpendo tutto il comparto agricolo nella sede più rappresentativa della politica siciliana, e cioè Sala D’Ercole”. Ad annunciarlo è il presidente, facente funzione, di Cia Sicilia Orientale, Giosuè Catania, che nei giorni scorsi aveva invitato l’Ars a compiere un gesto concreto, ma anche altamente simbolico, in un momento così drammatico per migliaia di agricoltori che oltre a incassare il colpo delle perdite economiche vivono l'angoscia di vedersi costretti a chiudere le proprie aziende, su cui poggia - e il caso di ricordarlo - uno dei pilastri più importanti dell’economia della Sicilia.

“Il presidente Galvagno ci ha informato -riporta Giosuè Catania- che la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari ha deliberato di trattare la questione nel corso della seduta d'Aula del 7 agosto, interamente dedicata alla discussione unificata di mozioni e atti ispettivi in materia di crisi idrica e che chiuderà la corrente sessione di lavori parlamentari.

Vogliamo esprimere un sentito ringraziamento per le parole usate dal presidente Galvagno -sottolinea Catania- che con l'Assemblea regionale tutta condivide le forti preoccupazioni circa le condizioni in cui versa il comparto agricolo siciliano, messo a dura prova dall'eccezionale fenomeno siccitoso che sta interessando l'Isola. Parole che raccogliamo con soddisfazione -ribadisce- come un segnale di buona volontà, foriero di azioni concrete e soluzioni improcrastinabili, e che da parte nostra rafforzano la determinazione ad andare avanti su questa strada intrapresa: difficile, scomoda ma necessaria.

Come Cia Sicilia Orientale -conclude- ribadiamo la nostra disponibilità totale, sempre al fianco degli agricoltori, a concorrere assieme agli enti preposti e alle istituzioni, al superamento di decenni di mancata programmazione, di raffazzonata gestione degli impianti, di interventi spot costosi e insufficienti, dell’immenso spreco di risorse idriche e di denaro pubblico, di lentezze burocratiche che sono le precondizioni che mettono in ginocchio il comparto ogni qualvolta si presenta un evento atmosferico eccezionale”.