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Riso: Cia, battaglia non conclusa. Si adotti clausola di salvaguardia
04 Dicembre 2018

Manca maggioranza qualificata al Comitato Ue, nostro impegno continua

Ancora non è possibile mettere la parola fine alle importazioni a dazio zero di riso dai Paesi del Sud-Est asiatico. La mancanza di una maggioranza qualificata, alla riunione del Comitato Ue, non ha consentito l’approvazione definitiva della clausola di salvaguardia, rimandando la decisione finale al Collegio dei Commissari. Cia-Agricoltori Italiani commenta così il risultato del voto di oggi a Bruxelles, concluso con 13 Paesi favorevoli, 8 contrari e 7 astenuti.

“Auspichiamo, quindi, che entro dicembre si raggiunga l’accordo per adottare la misura ripristinando i dazi sull’import da Cambogia e Birmania -commenta il presidente nazionale Cia, Dino Scanavino-. Da parte nostra, continuiamo la nostra battaglia per dire basta al flusso enorme di riso asiatico che, entrando in Europa a prezzi troppo bassi, ha portato a una sorta di concorrenza sleale danneggiando i nostri agricoltori”.

L’Italia resta il primo Paese produttore di riso comunitario, con circa 230.000 ettari seminati e una produzione stabilmente superiore al milione e mezzo di tonnellate.

Resta inteso che, per Cia, è fondamentale il ritorno dei dazi alle importazioni di riso dal Sud-Est asiatico a 175 euro a tonnellata, non solo per il primo anno ma anche per gli anni successivi.


Tags: #europa #agricoltori #riso

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