21 Gennaio 2019

Riso: Centinaio a produttori, fare squadra per rilancio settore

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Il Ministro a Vercelli e Novara incontra organizzazioni agricole e industria

All’indomani del ritorno dei dazi sull’import di riso da Cambogia e Birmania, il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio è volato prima a Vercelli e poi a Novara, terre risicole per eccellenza, a incontrare le organizzazioni agricole e l’industria di settore. Obiettivo “fare squadra” dopo il via libera tanto atteso alla clausola di salvaguardia, ripartendo da questa vittoria europea e italiana per costruire una filiera del riso finalmente più equilibrata negli scambi commerciali.

D'altra parte, in Europa, in cinque anni, la quota di mercato del riso si è ridotta dal 61% al 29%, con le importazioni dal Sud-Est asiatico a dazio zero aumentate senza sosta da 27 mila a 300 mila tonnellate.

“La clausola di salvaguardia è solo l’inizio -ha dichiarato Centinaio-. Ora lavoreremo per rilanciare il settore risicolo italiano. Adesso comincia la fase più difficile, dobbiamo lavorare sull’export e la promozione, ragionare sulle prospettive. Se il 2018 è stato l’anno in cui abbiamo affrontato i problemi, il 2019 deve essere quello del rilancio”, partendo dal mercato cinese. “Non dobbiamo dormire sugli allori -ha aggiunto il ministro-. Il ripristino dei dazi dura tre anni, ma dobbiamo guardare oltre. L’Europa ci guarda”.

Per Manrico Brustia, presidente Cia Novara-VCO-Vercelli-Biella, presente all’incontro, “ora occorre vigilare su altri possibili accordi commerciali, il riso non può più essere considerato merce di scambio. In Italia si sta parlando della Igp Valli del Po, chiediamo il nullaosta al Ministero”.

C’è ancora da lavorare anche secondo il presidente dell’Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà: “Abbiamo fatto gioco di squadra e dimostrato che la calma è la virtù dei forti -ha spiegato-. Ma ci sono ancora diversi punti da conquistare, dalla reciprocità nell’uso di fitofarmaci all’organizzazione di mercato al regime di import tolerance che favorisce il riso straniero”.