Pratiche sleali: Consiglio dei ministri approva Dl che recepisce direttiva Ue
Introdotto livello minimo di tutela comune. L'ICQRF vigilerà su applicazione disposizioni
C'è l'approvazione del Consiglio dei Ministri sul Decreto legislativo che recepisce, nell'ordinamento italiano, la direttiva Ue di Parlamento e Consiglio, sulle pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare. L'ok arriva dopo proposta del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, e di concerto con i ministri di Affari Esteri, Giustizia, Economia e Finanze, Sviluppo Economico.
Vengono così recepite dall'Italia, le norme finalizzate a disciplinare le relazioni commerciali e contrastare le pratiche commerciali sleali negli scambi tra acquirenti e fornitori di prodotti agricoli ed alimentari, in quanto contrarie ai principi di buona fede e correttezza, comprese quelle imposte unilateralmente da un contraente alla sua controparte. Obiettivo, razionalizzare e rafforzare il quadro giuridico vigente, nella direzione della maggiore tutela dei fornitori e degli operatori della filiera agricola e alimentare e sostenere la trasparenza nei rapporti commerciali a cui venditori e acquirenti di prodotti agroalimentari dovranno attenersi prima, durante e dopo la relazione. In particolare, la direttiva introduce il livello minimo di tutela comune a tutta l'Unione europea, comprende un elenco di pratiche commerciali sleali vietate e uno di pratiche che saranno autorizzate solo se concordate in termini chiari e univoci al momento della formalizzazione dell'accordo di fornitura.
L'ICQRF, Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, sarà l'autorità nazionale di contrasto, deputata a vigilare l'applicazione delle disposizioni che disciplinano le relazioni commerciali, i divieti stabiliti dalla direttiva e le relative sanzioni. Inoltre, sarà anche chiamata a collaborare con le Autorità di contrasto degli Stati membri e con la Commissione europea, anche al fine della reciproca assistenza nelle indagini che presentano una dimensione transfrontaliera.