Pensioni: Anp-Cia, un successo gli incontri con i prefetti italiani
In due mesi la mobilitazione ha coinvolto 22 città
Ha toccato 22 città italiane la mobilitazione ad ampio raggio indetta dall'Anp, l’Associazione nazionale pensionati promossa da Cia-Agricoltori Italiani, su tutto il territorio italiano per porre all’attenzione del Governo i pressanti problemi della categoria e sollecitare adeguati interventi.
Nei mesi di giugno e luglio, le delegazioni regionali Anp-Cia hanno consegnato alle prefetture di competenza il documento approvato dall’Assemblea nazionale Anp-Cia del 16 aprile a Bologna, affinché venga trasferito alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale.
Ricordiamo che il 44% dei pensionati vive in condizioni di semi povertà; il 10% dei pensionati addirittura non può acquistare prodotti alimentari e medicine, come confermano gli indicatori sociali e lo studio del C.E.R. commissionato dal CUPLA (coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo) di cui l’Anp-Cia è parte; 7,4 milioni sono i pensionati che vivono con assegni mensili al di sotto dei mille euro e ben 2,2 milioni di pensionati percepiscono un assegno inferiore ai 500 euro.
Il documento contiene proposte e rivendicazioni nei confronti del Governo nazionale per l’aumento degli assegni pensionistici al minimo e per l'urgente riforma del provvedimento dell'esecutivo in materia di pensione di cittadinanza che, a causa dei criteri di accesso, prefigura situazioni di discriminazione e ulteriori diseguaglianze. Oltre al nodo non risolto delle pensioni, il documento lamenta un'inadeguata strategia e azione di politica sanitaria e di servizi sociali, soprattutto nelle aree interne e rurali del Paese.
Anp-Cia non abbassa, dunque, la guardia nel suo impegno a difesa dei diritti dei pensionati e ha organizzato questa mobilitazione lungo tutto il territorio italiano perché ritiene di particolare importanza l’autorevole interessamento delle Prefettura verso il Governo nazionale per far fronte al disagio in cui vivono i moltissimi pensionati italiani.