02 Marzo 2018

Parlamento Ue in campo per strategia globale su api e miele

#api #europa
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Investire di più su difesa settore, fermare import prodotto adulterato

Una strategia europea, di ampio raggio e a lungo termine, per le api e il miele. E’ la proposta del Parlamento Ue che ha approvato una risoluzione non legislativa, in Plenaria a Bruxelles con 560 voti a favore, in cui si esorta gli Stati membri a investire di più nella protezione della salute delle api, nella lotta all’adulterazione del miele e nel sostegno agli apicoltori.

Gli eurodeputati chiedono:

• un piano d'azione europeo per combattere la mortalità delle api;

• programmi di allevamento per aumentare la resistenza a specie invasive come l'acaro distruttore di Varroa e il calabrone asiatico o a malattie come la peste americana;

• il rafforzamento della ricerca su farmaci innovativi per le api;

• il divieto di tutti i pesticidi che hanno effetti negativi scientificamente dimostrati sulla salute delle api, compresi i neonicotinoidi e la promozione di alternative sicure per gli agricoltori;

• la segnalazione preventiva dei periodi di irrorazione delle colture per evitare danni alle api.

In particolare, la risoluzione chiede di rafforzare il sostegno agli apicoltori e promuovere i prodotti apicoli. L'Ue dovrebbe aumentare il bilancio dei programmi nazionali di apicoltura del 50% e istituire un regime di sostegno specifico nell'ambito della Pac post 2020. Inoltre, dovrebbe essere introdotto un indennizzo per la perdita di colonie di api. Gli Stati membri dovrebbero fare di più per informare il pubblico, in particolare i bambini, dei benefici del consumo di miele e degli usi terapeutici dei prodotti delle api.

Gli eurodeputati chiedono di compiere maggiori sforzi anche per fermare l’import di finto miele. Per garantire che il miele importato rispetti gli elevati standard dell’Ue, è necessario armonizzare le ispezioni alle frontiere e i controlli sul mercato unico, e rendere più rigorosi tutti i requisiti in materia di tracciabilità. Inoltre la Commissione dovrebbe sviluppare procedure di analisi di laboratorio più efficaci e gli Stati membri dovrebbero prevedere sanzioni più severe per i trasgressori.

Il miele e i prodotti dell’apicoltura, infine, dovrebbero essere considerati “prodotti sensibili” nei negoziati commerciali con i Paesi terzi, o addirittura essere completamente esclusi dai trattati di libero commercio.

Il Parlamento, inoltre, propone di migliorare la trasparenza per i consumatori, sostituendo l’attuale etichetta “Miscela di mieli Ue e non Ue”, fuorviante e quindi inaccettabile, con una chiara indicazione dei Paesi da cui provengono i mieli, comprese le percentuali di diversi tipi di miele utilizzati nel prodotto finale: “Ora è giunto il momento che la Commissione europea e i governi nazionali mettano in atto le nostre proposte affinché le nostre api e i nostri apicoltori possano tornare a prosperare”.

Nella risoluzione dell’Europarlamento molti dati interessanti sul comparto: il 76% della produzione alimentare Ue dipende dall'impollinazione, quindi le api sono indispensabili per la nostra sicurezza alimentare. Con circa 600 mila apicoltori (di cui circa 50 mila in Italia) che producono circa 200 mila tonnellate di miele l'anno, l’Ue è il secondo produttore mondiale di miele dopo la Cina. I maggiori produttori europei nel 2016 sono stati Romania, Spagna e Ungheria, seguiti da Germania, Italia e Grecia. L'Ue importa 200 mila tonnellate di miele, principalmente da Cina, Ucraina, Argentina e Messico. I test effettuati dal Centro comune di ricerca della Commissione hanno dimostrato che il 20% dei campioni prelevati alle frontiere esterne dell’Ue o presso gli importatori non è conforme alle norme europee.