Olio: indennizzi, investimenti e ricerca per rigenerare settore in Puglia
Da Mipaaf parole chiave e priorità. Confermato Piano straordinario per far fronte a Xyella
Indennizzi, investimenti, ricerca. Sono le parole chiave della rigenerazione olivicola della Puglia, ribadite dalla Ministra alle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova all'incontro convocato con istituzioni e associazioni per l'illustrazione del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, che contiene le indicazioni relative alla ripartizione 2020-2021 delle risorse stanziate per far fronte all’emergenza Xylella in Salento.
Le misure del Mipaaf, in accordo con il ministero per lo Sviluppo economico e il ministero per il Sud, prevedono 210 milioni di euro, su 300 milioni, per il ripristino della potenzialità produttiva, di cui 115 per interventi compensativi per aziende agricole e frantoi e 40 milioni per reimpianti e riconversioni con varietà di olivo resistenti. Oltre a 20 milioni di euro per la ricerca.
Confermato l'impianto del Piano. Nessuna modifica, tranne nell'aumento delle risorse sugli indennizzi ad agricoltori e frantoiani. "A chi chiede che le risorse vadano solo a questa misura -ha detto la Ministra- ricordo che la norma impone una scelta diversa. Questo non è possibile".
"Per rigenerare l'olivicoltura e l'agricoltura servono imprese agricole che investano -ha proseguito Bellanova- che possano fare i reimpianti, piantare altre colture, lavorare in ottica di territorio con imprese di trasformazione e commercializzazione. Per questo sono previste misure specifiche. E anche la parte sui contratti di distretto, per favorire la progettazione territoriale. Serve o no riprogettare un territorio dove prima c'era una coltura identitaria e adesso il deserto? Io rispondo sì. E' necessario capire dove, cosa e quali procedure gli agricoltori devono affrontare per fare il loro mestiere. Ho chiesto al mio ufficio legislativo di lavorare con Beni culturali, Ambiente e Regione per chiarire definitivamente cosa è consentito e cosa no. Abbiamo fatto un protocollo che ha sbloccato i reimpianti di ulivi con le 2 specie resistenti. Credo si debba ripartire dall'ulivo, ma che gli agricoltori devono essere liberi di fare impresa, rispettando le norme.
La ricerca è dunque essenziale -ha concluso la Ministra Bellanova, nel dare prospettiva alla rigenerazione agricola. Servono risorse adeguate, ma soprattutto dobbiamo trovare un coordinamento. Con un obiettivo chiaro: la ricerca deve aiutare gli agricoltori. Non essere fine a sé stessa, non essere scoordinata, non essere in competizione. È indispensabile. Se oggi si può sperare nella tenuta di due specie individuate come resistenti è perché si è fatta ricerca".