14 Luglio 2021

Sul mercato 13 mila prodotti trasformati con Dop e Igp

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Studio Fondazione Qualivita. All'Italia il primato della regolamentazione

Il 68% dei Consorzi di tutela “attivi”, ha concesso l’uso della IG come ingrediente e, negli anni, insieme al Mipaaf, sono state rilasciate 13 mila autorizzazioni di cui 4.600, attive nel 2020, che coinvolgono circa 1.600 imprese della trasformazione. Le Dop Igp sono usate soprattutto in condimenti (42% delle IG coinvolte) e primi piatti (41%), salumi (33%) e dolci (31%), seguono poi formaggi e gelati (25%), marmellate, pizze e bevande (23%). Il valore alla produzione Dop Igp destinato a prodotti trasformati è pari a 260 milioni di euro e supera il miliardo di euro per l’industria e l’artigianato alimentare. Questo quanto rivelato dall'ultimo studio approfondito sul segmento realizzato da Fondazione Qualivita, tentando di rispondere alla domanda: "Cosa succede quando la Dop economy italiana incontra il mondo dell’industria e dell’artigianato alimentare?"

L’analisi rileva un quadro normativo europeo frammentato e un “primato” italiano in termini di regolamentazione, con l’Italia unico Paese ad aver introdotto un meccanismo di autorizzazione – in capo ai Consorzi riconosciuti – per conferire una maggiore tutela alle IG. La ricerca evidenzia anche una serie di buone pratiche e il grande potenziale del settore in termini di opportunità di mercato, e riporta delle linee guida operative per la gestione pratica delle procedure di autorizzazione e delle partnership con le aziende, per una coerente valorizzazione e tutela delle IG da parte dei Consorzi di tutela e degli operatori.