Natale: Cia Basilicata, agricoltori volevano sotto l'albero nuovo assessore
Gli agricoltori lucani hanno sperato di trovare sotto l’albero di Natale il nuovo assessore regionale alle Politiche Agricole e adesso sperano che possa avvenire con la calza della Befana, nella tradizione contadina particolarmente disponibile a esaudire i desideri.
I comitati esecutivi di Cia-Agricoltori Italiani di Potenza e Matera, attraverso i presidente Stasi e Lorusso e il coordinatore regionale Distefano, hanno colto l’occasione delle festività natalizie per trasferire a tutte le aziende un sentito ringraziamento per ciò che riescono a fare e garantire, in questa particolare fase, sul versante delle produzioni alimentari, non facendo mancare - proprio come sta avvenendo in queste feste - gli alimenti essenziali sulle tavole delle famiglie italiane e lucane.
Un ulteriore anno dopo il Covid pieno di incertezze, speculazioni, turbative di mercato, squilibri nelle filiere frutto anche degli sconvolgimenti geo-politici e geo-economici si chiude e si presenta il 2023 che purtroppo da quello che riusciamo ad intravedere non si preannuncia diverso da ciò abbiamo visto e registrato. Nessun miglioramento sul versante economico-produttivo, non vi sono segnali favorevoli di stabilizzazione per ritornare a crescere e produrre per generare occupazione, benessere e coesione sociale.
Sicuramente vi sono problematiche e tematiche che per la loro portata e loro dimensione sono di origine mondiale, sono frutto di dinamiche globali, spesso non riusciamo a comprenderne ragioni e ricadute e che riverberano sul nostro quotidiano effetti devastanti producendo aumenti e difficoltà di approvvigionamento a partire dall'energia, passando a servizi essenziali alla persona compreso alimenti e farmaci.
Per questa ragione, secondo Cia Basilicata, in questa delicata e complessa fase, assume uno straordinario valore una sorta di garanzia aggiuntiva per la nostra regione, quello di poter affrontare queste inaspettate e pesanti criticità e perduranti turbative con assoluto buon senso da parte delle Istituzioni locali.
"Oggi assume valore garantire ordinarietà e quotidianità nei contesti locali - sottolineano i dirigenti Cia - osiamo affermare che molti dei disagi che si vivono in contesti urbani ad alta densità demografica, noi potremmo evitarli così come fatto per i temi energetici offrendo soluzioni e normalità, dando garanzie sulle cose concrete e basiche e che assumono connotati vitali per cittadini famiglie e imprese, proprio in un momento di grande incertezza che vive il sistema Italia e il Mezzogiorno in particolare, con tutti i ritardi e divari che presenta. Purtroppo in Basilicata, per ciò che riguarda specificatamente il settore agricolo e agroalimentare, non siamo in grado di contribuire a questa iniezione di normalità".
Questo perché "siamo senza guida in uno degli Assessorati fra i più importanti della nostra economia, vitale per oltre 50.000 famiglie, siamo di fronte a una incomprensibile sottovalutazione, non comprendiamo le ragioni di tale atteggiamento, l'agricoltura e gli agricoltori lucani hanno un peso nella nostra economia e una dignità imprenditoriale che rivendica buon governo e visione, ma purtroppo da tre mesi continuaiamo a registrare indifferenza, residualità e marginalizzazione".
Per questo, ribadiscono i dirigenti di Cia Basilicata, "auspichiamo che, per il 2023, vi sia un cambio di passo e una maggiore attenzione per il comparto. La politica e le istituzioni locali devono rendersi conto della vitale rilevanza che oggi riveste il settore primario per l'economia e la società lucana. Abbiamo rilevanti questioni aperte, lasciate colpevolmente aggravarsi e che purtroppo rischiano di sfociare in sconforto e abbandono e impoverire ancor di più ampie aree del nostro territorio, soprattutto interne e montane".
In sintesi:
- Costi alle stelle per produrre e nessuna misura di contrasto in particolare su energia, carburanti, mezzi tecnici, cartelle di bonifica, burocrazia;
- Questione danni da fauna con nessuna decisione concreta per portare in equilibrio nei nostri territori la popolazione di ungulati;
- Chiudere bene la programmazione transitoria 21/22, orientare la nuova 23/27 e lavorare per incidere e ritagliarsi margini di adattabilità dal Piano strategico nazionale partecipando ai tavoli nazionali e alla Conferenza Stato-Regione;
- Il PNRR e le filiere nazionali agroalimentari, agroenergetiche e le misure di accompagnamento del PSR Regionale.
- Le risorse sul versante del piano invasi e le misure per prevedere interventi e adeguamenti infrastrutturali per la corretta gestione e uso della risorse per fini irrigui.
- Adeguamento delle disposizioni in materia di concessione dei patrimoni fondiari e armentizio in specie per gli allevamenti estensivi.
"Queste sono una parte delle cose di cui volevamo e vogliamo discutere da mesi. Lo vogliamo fare con responsabilità, lo vogliamo fare ai tavoli deputati, attraverso un confronto serio con le istituzioni regionali -concludono i vertici della Cia lucana-. Chiediamo un normale e doveroso confronto su cose che fanno bene alla Basilicata eche sono il marchio distintivo del buon governo dei nostri territori per garantire benessere e stabilità".