Montagne: riserve di acqua, biodiversità e turismo
Giornata internazionale Onu. In Italia 820mila ettari di boschi e foreste in Aree protette, 24 Parchi nazionali
L'11 dicembre è la Giornata mondiale della Montagna, istituita dall'ONU nel 2002. La celebrazione ha le sue radici nel 1992 con l’adozione del capitolo 13 dell’Agenda 21 “Managing Fragile Ecosystems: Sustainable Mountain Development” in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo.
L’edizione del 2018 è dedicata all'importanza che le montagne ricoprono, dall'approvvigionamento di acqua e cibo, al turismo fino alla conservazione di culture e biodiversità. #MountainsMatter, l'hashtag e il claim scelto con l’obiettivo di evidenziare la cruciale importanza rivestita dagli ecosistemi montani e la nostra dipendenza da essi.
Le montagne forniscono tra il 60/80% di tutta l’acqua dolce a livello globale, eppure i cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova questa grande risorsa con la riduzione della superficie dei ghiaccia. Aiutano nella prevenzione dei disastri naturali e sono un importante traino turistico, attraendo il 20% del turismo globale. Ospitano circa un quarto della diversità biologica terrestre.
Fra i 24 Parchi nazionali presenti in Italia, 11 sono collocati nell'Appennino e 4 nelle Alpi. Il 42,1% della superficie dei Parchi Nazionali è occupata dai boschi, contro una media nazionale del 26,3%. Lo stivale calcola complessivamente 820mila ettari di boschi e foreste nelle Aree Protette, che svolgono funzioni ecosistemiche fondamentali. Fra queste, l'assorbimento di 145 milioni di tonnellate di CO2 eq./anno.