Mercosur: Copa-Cogeca, negoziato non sia “game over” per modello Ue
Il segretario generale Pekka Pesonen scrive alla Commissione europea
“Dopo 20 anni di negoziati per concludere un accordo con i paesi del Mercosur, sembra che questo stia prendendo forma in un momento in cui l’Europa sta attraversando una fase di estrema incertezza (vedi Brexit, bilancio Ue, riforma Pac e guerre commerciali). Le prossime decisioni saranno cruciali per garantire la sostenibilità dell'agricoltura comunitaria. Applicare due pesi e due misure all'agricoltura Ue amplierà drammaticamente il già enorme divario tra le richieste agli agricoltori europei e quelle per i produttori del Mercosur”. Inizia così la lettera aperta (in allegato) che suona come un esplicito appello del segretario generale del Copa-Cogeca Pekka Pesonen, alla Commissione Ue perchè la negoziazione del Mercosur non equivalga ad un “game over” per il modello di produzione agricola europea.
Quattro i punti chiave evidenziati da Pesonen e motivo di interrogativi e preoccupazioni. Prima, la questione sostenibilità ambientale con la comunità agricola dell’Ue impegnata nei confronti dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Forte di un modello di produzione che sta investendo in foreste sostenibili e nella bioeconomia, oltre che per produttori e proprietari di foreste riconosciuti parte della soluzione per mitigare il problema, mentre altri paesi stanno allentando le loro regole sulla deforestazione. “Come può -chiede il segretario generale del Copa-Cogeca- un accordo con il Mercosur contribuire al raggiungimento di una crescita sostenibile e assicurare un reddito dignitoso per la comunità agricola dell'Ue?”
“Vantiamo i più alti standard in termini di sicurezza alimentare, ambiente, salute e benessere degli animali che fanno il successo dei nostri prodotti agroalimentari nel mondo -scrive poi Pesonen-. Sarebbe inconcepibile per qualsiasi produttore dell'Ue tollerare la concorrenza di prodotti che non rispettano le stesse regole, come nel caso del Brasile -specifica il segretario, che alla Commissione rivolge anche su questo tema, domanda secca e puntuale. Come si può chiedere agli agricoltori e ai cittadini dell'Ue di investire in tracciabilità, salute e benessere degli animali, ridurre l'uso di antibiotici e astenersi dall'utilizzare determinati metodi e tecnologie di produzione innovativi, mentre -sottolinea- un accesso sostanziale al mercato è concesso ad altri che sono in effetti autorizzati a usarli?
A questo, Pesonen aggiunge l’altro interrogativo chiave su un ambito importante per l’Europa, le pratiche commerciali sleali. Chiede alla Commissione Ue: In che modo si intende garantire che l'accordo UE-Mercosur non metta a repentaglio il regolamento che ha ricevuto il sostegno del Parlamento europeo?” A monte la posizione del segretario affinché si controlli la gestione del TRQ (tariff-rate quota) al fine di proteggere il mercato europeo delle carni e le Pmi.
Infine, a fronte dei numeri, il richiamo al valore dell’Europa rurale da salvaguardare, settore che, se dovesse essere firmato un accordo con i paesi del Mercosur, subirebbe perdite superiori a 7 miliardi di euro (studio del Centro comune di ricerca Ue). Dunque, i doppi standard per il segretario generale del Copa-Cogeca Pekka Pesonen, non sono accettabili. “E’ in gioco non è solo l'economia, ma la triplice linea di fondo della sostenibilità europea: società, economia e ambiente” conclude la lettera aperta che tarda a richiamare anche al senso di responsabilità nei confronti delle future generazioni.