18 Ottobre 2019

#MeattheFacts: Ue anti fake news su produzioni animali

#zootecnia #agricoltura #alimentazione #ambiente #europa #sostenibilità
Condividi

Iniziativa European Livestock Voice

E’ necessaria un’azione mirata che ci permetta di confutare, con argomentazioni scientifiche e dati oggettivi, le innumerevoli accuse al settore zootecnico e ci consenta di mostrare alla società, gli effetti di simile cattiva informazione sul settore zootecnico che gioca un ruolo importante nel mio ampio sistema agroalimentare. Questo l’obiettivo -ricorda Ramón Armengol, vicepresidente Copa-Cogeca- della recente campagna europea #Meatthefacts lanciata dall’European Livestock Voice, gruppo multi-stakeholder di partner della filiera zootecnica.

Oltre una dozzina di organizzazioni zootecniche hanno deciso per la prima volta a livello europeo, di riunirsi per combattere la disinformazione che ruota attorno al settore. Hanno fatto quadrato per sensibilizzare l'opinione pubblica e offrire contenuti validi, anche attraverso un hub d’informazione, un portale online (https://meatthefacts.eu/), dedicato all'esame accurato delle dichiarazioni su produzione, consumo e benefici. Oggi -ricordano- la sfida è comunicare al consumatore il lavoro essenziale dei nostri allevatori. 

Per European Livestock, servono iniziative comuni utili a ristabilire l’equilibrio e la verità dei fatti su impatto e contributo del settore zootecnico europeo. L'associazione sostiene la validità del modello di allevamento Ue, basato su strutture agricole diversificate, locali e familiari, come spina dorsale delle aree rurali. Supporta un gran numero di posti di lavoro e industrie, contribuisce all’approccio circolare all’interno della bioeconomia dell’Ue, garantendo al contempo una fornitura stabile e conveniente di alimenti sufficienti, sicuri e nutrienti, nonché di molti altri prodotti e sottoprodotti, necessari per uno stile di vita sano o per le industrie culturali e creative d’Europa. La rimozione degli animali dal reddito Ue, avrebbe secondo l’associazione gravi conseguenze. Senza bestiame l’Europa perderebbe pascoli essenziali, affronterebbe un aumento degli incendi boschivi, la mancanza di fertilizzanti organici, di energia green e molte altre materie prime essenziali, contribuendo al contempo a un aumento dell’abbandono delle campagne. Allo stesso tempo, comporterebbe la necessità di fare affidamento sulle importazioni di prodotti di origine animale, con un minor controllo sugli standard di produzione e un aumento della domanda di materiali a base di combustibili fossili.

Per quanto riguarda gli effetti sulla nostra salute, il rapporto dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, relativo al pericolo di un consumo eccessivo di carne rossa, è stato recentemente confutato. L'alimentazione è troppo complessa per essere attribuita a un singolo tipo di alimento, proprietà puramente positive o negative. Il nostro riferimento -precisano dall’ European Livestock- deve essere la dieta mediterranea, con molta frutta e verdura, ma anche carne.

L'allevamento -conclude Ramón Armengol, vicepresidente Copa-Cogeca- fa dunque, parte della soluzione e non del problema. La zootecnia è cruciali per l’alimentazione delle persone, ma anche per la biodiversità del pianeta e per promuovere un sistema agroalimentare circolare.

Alcuni luoghi comuni da sfatare:

NO 1 kg di carne bovina non richiede 15.000 lt di acqua potabile per essere prodotta

La dimensione media delle aziende zootecniche in Europa è inferiore a 50 ettari e l’Europa rimane un modello di agricoltura familiare

NO L’uso della terra per l’alimentazione animale non compete necessariamente con quello per l’alimentazione umana

Gli allevatori europei si prendono cura dei propri animali in quanto è nel loro interesse farlo