L'appello dell'organizzazione per la reintroduzione dello strumento nella prossima Legge Finanziaria
“Nel padovano, ogni anno fra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, ovvero all’inizio delle raccolte di frutta e verdura, mancano almeno 1.000 lavoratori stagionali. Da qui le enormi difficoltà delle imprese agricole nell’avviare le loro attività”. Secondo Cia-Agricoltori Italiani Padova, il ripristino dei voucher, strumento snello in grado di far emergere eventuali situazioni irregolari, sarebbe un valore aggiunto per l’agricoltura. A tal proposito, da quattro anni Cia si batte in tutte le sedi opportune per la reintroduzione degli stessi. Finalmente, dopo numerose istanze, questa possibilità sembra concretizzarsi nell’ambito della prossima Legge Finanziaria.
“La loro abolizione, avvenuta nel 2017 -osserva il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato- aveva creato un vuoto normativo relativamente al lavoro occasionale. Purtroppo, l’abuso di questo particolare strumento da parte di altri settori ha finito per penalizzare il primario”. Più in generale, aggiunge Trivellato, “occorrono delle misure ad hoc per velocizzare l’iter burocratico al momento delle assunzioni stagionali: il fabbisogno delle aziende agricole, difatti, è strettamente legato a determinati periodi dell’anno”. Motivo per cui, sottolinea Cia Padova, vanno necessariamente attuate politiche finalizzate ad una maggiore semplificazione e flessibilità del lavoro, proprio come sperimentato grazie ai voucher.
“In questo modo -conclude il presidente- verrà consentito anche ai giovani, ai pensionati e ai percettori del reddito di cittadinanza di integrare le loro entrate attraverso il lavoro occasionale in agricoltura, senza eccessivi oneri per le imprese”.
Tags: #lavoro #agricoltura #normative