24 Novembre 2025

Manovra: Anp-Cia Veneto, per i pensionati aumento del tutto insufficiente

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Rivalutazione al rialzo, prevista, è pari a 7 euro, il prezzo di due colazioni al bar

Per 290 mila pensionati veneti, ovvero coloro che percepiscono un assegno mensile tra i 590 e i 750 euro, la rivalutazione al rialzo, prevista dalla Finanziaria, è pari al prezzo di due colazioni al bar: 7 euro. Ancora una volta nessuna misura concreta a favore della categoria. A denunciarlo è Anp-Cia Veneto che aggiunge: L’aumento, se di aumento si può parlare, non compensa in alcun modo l’inflazione galoppante, che continua a colpire i beni essenziali, su tutti gli alimentari.

“Se da un lato si riduce il carico fiscale, dall’altro si ampliano le disuguaglianze. La risposta dell’esecutivo risulta del tutto insufficiente -sottolinea il presidente di Anp Cia Veneto, Giovanna Gazzetta-. È evidente il calo del potere d’acquisto delle pensioni".

Uno studio del CER, Centro Europeo di Ricerca, commissionato dal Cupla, illustra che negli ultimi dieci anni una pensione lorda di 1.500 euro ha perso circa 70 euro mensili in termini reali. Per quanto riguarda la sanità, poi, va ripetendosi il copione dello scorso anno: “Le risorse inserite nel bilancio statale sono in gran parte già impegnate per la macchina amministrative delle Regioni, incluso il personale, mentre poco o nulla viene lasciato agli investimenti in sanità territoriale; il rischio è un nuovo allungamento delle liste d’attesa e la riduzione delle visite dedicate alla prevenzione. Senza ulteriori investimenti nel prossimo biennio, la sanità pubblica potrebbe scendere pericolosamente sotto il 6% del Pil.

“Un dato, dunque, che rischia di produrre un cronico scivolamento verso un sistema di fatto diviso in due parti -aggiunge Gazzetta-. Pubblico per chi non può permettersi altro, privato, invece, per chi può pagare. Col risultato che almeno il 10% dei pensionati veneti rinuncia addirittura a curarsi. Alla luce di tante e tali criticità, ribadiamo l’impegno a portare avanti la battaglia per l’aumento delle pensioni minime almeno a 800 euro netti al mese. Ci batteremo nelle sedi opportune per un adeguato finanziamento della sanità pubblica, una piena applicazione della legge sulla non autosufficienza; il rafforzamento delle politiche di invecchiamento attivo, la valorizzazione del ruolo sociale dell’anziano nella società”.

L'Appello a governo e parlamento di correggere la manovra. “Ignora i pensionati e indebolisce la sanità pubblica -conclude la presidente di Anp-Cia Veneto-. Tutto questo non è soltanto sbagliato, ma profondamente ingiusto. Servono interventi coraggiosi per restituire dignità ed equità a chi ha lavorato per una vita”.