30 Maggio 2019

Maltempo mette ko apicoltura italiana

#api #maltempo
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Forte preoccupazione per la perdita di produzione di molti mieli. I dati dell’Osservatorio nazionale miele

L’andamento climatico siccitoso del mese di marzo seguito da un aprile dal meteo particolarmente capriccioso caratterizzato da vento, pioggia e sbalzi termici non ha consentito alle api di trovare risorse nettarifere sufficienti da portare a melario e talvolta neanche per sostenere lo sviluppo delle famiglie. Motivo per cui, in molte zone, è stato necessario intervenire con la nutrizione.

E' quanto emerge dal monitoraggio dei dati produttivi, condotto dall'Osservatorio nazionale miele, tanto che diverse Associazioni regionali di apicoltori hanno chiesto alla propria Regione una riunione per valutare la gravità della situazione e gli eventuali provvedimenti da prendere.

Nel Nord Ovest e Nord Est del Paese si registra una scarsa produzione di acacia o nulla nel Piemonte, mentre in Lombardia, in pianura, rese da 0 a 5 kg/alveare e inferiori a 10 kg/alveare. In collina e in montagna non si è registrata alcuna produzione e si continua a nutrire le api. Molto limitata la produzione di miele di acacia in Emilia-Romagna. Il danno per l'intera area produttiva è ritenuto molto alto, anche se è presto -dicono gli esperti- per una quantificazione dello stesso.

Analoga la situazione nel Centro Italia, dove al momento si stima una perdita superiore al 70% di miele primaverile (acacia compresa).

La situazione è lievemente miglior al Sud, ma non per tutte le regioni. Infatti, mentre per la Basilicata sta andando bene per miele di agrumi, soprattutto sulla costa ionica, e per miele di sulla, in Campania si registrano solo piccole produzioni di miele di ciliegio. Analogamente in Sicilia, la fioritura degli agrumi è stata purtroppo ostacolata dal maltempo (specialmente per le minime notturne basse) con produzioni scarse e a macchia di leopardo che al massimo raggiungono i 15 kg/alveare. In Sardegna, a parte qualche zona, molto limitata, con discreta produzione, si stima una produzione in calo del 50%.