20 Luglio 2023

Maltempo: Cia Venezia, tempesta mai così violenta, subito aiuti ad agricoltura

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“Dobbiamo superare la logica delle colture assicurate o assicurabili: i danni provocati dalla tempesta di mercoledì sera sono eccezionali, occorrono interventi altrettanto eccezionali per venire incontro agli agricoltori colpiti”. Federica Senno, presidente di Cia Venezia, commenta così gli effetti della violentissima grandinata che ha colpito una vasta area nella zona centrale della provincia.

“Abbiamo circoscritto l’area tra Stra, Fiesso D’Artico, Fossò, Vigonovo, Dolo, Mira (anche se solo in parte), Pianiga, Camponogara e Campagna Lupia. In uno dei 40 sopralluoghi effettuati questa mattina, un nostro associato, 78 anni, ci ha assicurato di non avere mai visto in vita sua un evento così violento”, sottolinea Senno.

I danni più importanti sono alle strutture: vivai, serre, rimesse, stalle, pannelli solari e fotovoltaici sono stati martoriati da chicchi di grandine grandi come palline da tennis. Logicamente anche le strutture civili sono state danneggiate. Dal punto di vista delle colture, i campi di mais e soia sono stati rasi al suolo, così come le coltivazioni di piante ornamentali e alberi da frutto.

“I danni sui vivai non si vedranno subito ma nei prossimi giorni. Quello che è certo è che con questo evento si cancellano vendite programmate con piante coltivate da 5 o 6 anni”, aggiunge la presidente di Cia Venezia.

“Dopo quanto accaduto pochi giorni fa nel Veneto orientale e 48 ore fa nel Bellunese, oggi contiamo i danni tra Riviera del Brenta e Miranese. Chi dice che il cambiamento climatico è una invenzione, non può che ricredersi di fronte a tale frequenza e violenza degli eventi. Ma oggi non deve essere il giorno delle polemiche: Cia Venezia è in prima linea a fianco degli agricoltori e le istituzioni provinciali e regionali si sono subito mobilitate. Ripeto: occorrono aiuti, concreti e in tempi celeri, alle attività colpite. Dopo la pandemia e dopo la siccità dell’anno scorso, l’agricoltura subisce un altro duro colpo. Senza adeguati sostegni -conclude Senno- il settore rischia di non rialzarsi”.