09 Luglio 2018

Maltempo: Cia Padova, danni ad aziende per centinaia di migliaia di euro

#maltempo #azienda
Condividi

Tromba d’aria e grandine si abbattono sulla bassa padovana

Vento e grandine hanno distrutto il lavoro di un anno degli agricoltori della bassa padovana. Ieri sera, una tromba d’aria si è abbattuta su molti comuni dell’area, con particolare violenza nei territori di Brugine e Legnaro, dove oltre 200 aziende agricole se la sono vista davvero brutta. “Pioveva dentro, si è scoperchiato il tetto e una bomba d’acqua ha devastato i nostri vigneti -racconta Clara Pattella, figlia dell’imprenditrice agricola Maria Antona, titolare di un’azienda dedita alla viticoltura-. E’ stato un disastro, e abbiamo avuto paura. La settimana scorsa, la nostra uva era bellissima. Mai visto un raccolto così in tanti anni, sia per qualità che per quantità. Ora la vigna è quasi tutta distrutta”.

Non è andata meglio a Enzo Chinello, e Emiliano Pianta, entrambi imprenditori agricoli impegnati nella coltivazione di soia e mais che, a seguito della grandinata di ieri, registrano un taglio della produzione che si avvicina al 30%, per un danno economico di decine di migliaia di euro: “La soia ha le foglie completamente distrutte -dice Emiliano Pianta-, e il mais rischia seriamente di contrarre le aflatossine. Tutto dipenderà dai prossimi giorni, ma intanto una parte del nostro raccolto è seriamente compromessa”.

Nello stesso periodo dell’anno scorso, l’agricoltura padovana ha registrato danni per centinaia di migliaia di euro per il problema inverso, ovvero quello della siccità. E’ chiaro come il settore primario sia il primo comparto dell’economia a risentire degli effetti dei cambiamenti climatici, che stanno creando non poche difficoltà all’agricoltura, e ai cittadini. In queste ore, arrivano agli uffici della Cia-Agricoltori italiani Padova, decine di telefonate da parte degli imprenditori, che chiedono una soluzione al disastro di fronte al quale si trovano: un contributo da parte della Regione, per sollevarli dal mancato guadagno derivante da questa devastazione, anche per gli agricoltori non assicurati.

“L’agricoltura è la prima a pagare per le conseguenze dei cambiamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti -dice il Presidente di Cia Padova, Roberto Betto-. Chiediamo alla Regione di dichiarare lo stato di calamità naturale, così da poter sostenere le aziende agricole in questo ennesimo difficile momento”.