L'espresso italiano verso riconoscimento Unesco
Presentata alla Camera la candidatura a Patrimonio immateriale dell’umanità
E' la bevanda più consumata al mondo dopo l'acqua, ma è anche uno straordinario espediente narrativo utilizzato da scrittori e poeti di ogni epoca. Ed è anche forse l'unico in grado di cadenzare i ritmi di un'intera società, oltre a essere il frutto del lavoro di oltre 800 torrefazioni e 7000 addetti. E' stata presentata oggi in conferenza stampa alla Camera dei Deputati la candidatura del caffè espresso italiano a Patrimonio immateriale dell'umanità, forte di una tradizione secolare capace di mettere d’accordo tutti. A promuovere l'iniziativa per ottenere il riconoscimento Unesco, il Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale che ha l'obiettivo di valorizzazione un'eccellenza del nostro Paese.
Del resto, i numeri parlano chiaro: i consumi annuali pro capite di caffè in Italia nel 2018 sono di 5,9 kg, in aumento (5,3%) rispetto al 2017. Il 95% lo beve abitualmente, da gustare principalmente tra le mura domestiche (92%) o al bar (72%). Il 58% dice di berlo per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata e il 77% di chi beve caffè lo fa tutti i giorni appena sveglio. Il caffè però è anche un momento di relax (53%) e al contempo un piacere (47%) e un rito (37%) da consumare insieme agli altri.
"Per ottenere il riconoscimento Unesco – ha spiegato il presidente del Consorzio, Caballini - non è sufficiente che un prodotto sia speciale, e il caffè espresso italiano tradizionale, quello preparato nei bar italiani a regola d'arte, lo è senza dubbio. È essenziale che abbia un impatto sulla vita delle persone. Questa è un’operazione identitaria e di promozione di un’eccellenza famosa in tutto il mondo. Gli italiani hanno inventato sia il caffè espresso che la macchina che si trova in tutti i bar. Attorno al chicco di caffè è nata un’occasione di lavoro per tante generazioni. Il percorso fatto finora ha coinvolto tante persone nella testimonianza del valore sociale del Caffè Espresso Italiano Tradizionale, narrato in modo efficace dal progetto “I grani della Memoria”, condotto dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Valorizzare sia la bevanda che l’intero settore dovrebbe essere una priorità per il Governo del nuovo umanesimo, per citare il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. La partecipazione di tanti esponenti di primo piano di diversi partiti è la testimonianza del fatto che il caffè espresso è un bene di tutti, assolutamente trasversale – continua Caballini – Prendiamo atto con piacere della vicinanza dimostrata dalla politica italiana nell’accompagnarci in questo percorso”.
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