La dieta del "senza", allarme dietisti su scelte per slogan
Il web sotto osservazione di Università e associazioni. Coinvolti i "dietisti digitali"
Italiani sempre più confusi e disorientati sulle scelte di salute, focalizzati su un paradigma di sana e corretta alimentazione che ruota intorno alle calorie e ai singoli alimenti e nutrienti, non su un modello globale di stile di vita. E' quanto emerge dal progetto di ricerca dell'Associazione nazionale dei dietisti (Andid) con l'Università di Messina e 50 "dietisti digitali".
Tra le convinzioni errate più diffuse -come racconta Ansa Salute- l'idea che mangiar sano equivalga a sacrificare il gusto e il piacere della buona tavola, e che quindi seguire uno stile alimentare salutare sia un obiettivo difficile da raggiungere, ma anche l'orientamento a una dietetica del sì/no che induce a classificare gli alimenti in "buoni" o "cattivi", ritenendo che siano i singoli nutrienti ad avere effetti diretti sulla salute (ad esempio uova = colesterolo).
Per l'ossesione del cibo sano, ad orientare le scelte è una dietetica per slogan che spinge, non con poca fatica, a ricercare gli alimenti del "senza" (grassi e zuccheri) e del "con" (fibre e vitamine). Così, -spiegano da Andid- ci si illude di mangiar sano e in virtù dell'"alone salutare" ci si perde nel sovra-consumo di prodotti con la dicitura "senza" che non necessariamente sono sinonimo di alimentazione sana. Le quantità fanno sempre e comunque la differenza.