10 Febbraio 2022

Imprenditoria femminile: non escludere agricoltura da decreto

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Le presidenti di Donne in Campo-Cia e Confagricoltura Donna scrivono a Patuanelli, Giorgetti e Bonetti

“Per accelerare la ripresa del Paese occorre valorizzare adeguatamente l’apporto fondamentale dell’universo delle imprese condotte da donne, in particolare delle aziende del mondo della produzione agricola, ad oggi completamente ‘dimenticate‘ nell’ambito delle misure a sostegno dell’imprenditoria femminile”. Lo affermano le presidenti di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi e di Confagricoltura Donna, Alessandra Oddi Baglioni  anche alla luce del nuovo Decreto Interministeriale del 24 novembre 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo febbraio.

“Nonostante siano stati stanziati 400 milioni di euro per la creazione di imprese femminili -proseguono le presidenti delle associazioni Cia e Confagricoltura- non sono stati previsti, finora, programmi di investimento diretti all’azienda agricola nel suo complesso produttivo, ma solo per l’attività della trasformazione dei prodotti agricoli”. 

Pina Terenzi, presidente di Donne in Campo-Cia e Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna hanno immediatamente scritto al ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e all’onorevole Elena Bonetti, dipartimento Pari Opportunità, proprio per chiedere un incontro urgente per valutare a tutto campo le misure di sostegno all'imprenditoria agricola femminile.

“Non c’è dubbio -concludono Terenzi e Oddi Baglioni- sull’importanza dell'apporto innovativo delle aziende agricole condotte da donne, circa un terzo delle imprese attive. Sostenere e accompagnare la crescita di tutte queste imprese oltre che contribuire alla ripartenza apre la strada a un futuro più inclusivo e sostenibile”.