24 Settembre 2025

Il presidente Cia da Bruxelles: no tagli alla Pac, salvare cibo e territori

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Tre giorni europea per Fini tra eventi e incontri istituzionali. Al centro la politica agricola post 2027, con uno sguardo alla transizione energetica

“La futura Pac non può subire tagli né frammentarsi in 27 piani nazionali, che minerebbero la competitività e la coesione del settore a livello Ue. L’agricoltura deve tornare a essere riconosciuta come strategica, non solo per la produzione di cibo, ma anche per l’equilibrio ambientale, economico e sociale dei territori”. È l’ultimo appello lanciato dal presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenendo a Bruxelles alla tavola rotonda “Agricoltura e sicurezza alimentare” organizzato dalla Regione Lombardia al Comitato europeo delle regioni.

“Non possiamo accettare un’ulteriore erosione di risorse né la loro diluizione in un fondo unico, che finirebbe per alimentare conflitti tra settori -ha ribadito Fini-. L’agricoltura merita investimenti chiari e mirati, non compromessi che ne indeboliscono il ruolo primario. Per questo continueremo a contestare le proposte della Commissione post 2027 e a rivendicare scelte più coraggiose per il futuro del comparto e dell’Europa”.

Accanto al nodo Pac, il presidente di Cia ha affrontato il tema della transizione energetica, che “è necessaria, ma non può avvenire a scapito del suolo agricolo e della sicurezza alimentare”. Quindi no al fotovoltaico a terra su terreni fertili e sì a soluzioni alternative: impianti solari sui tetti degli edifici rurali, agrivoltaico realmente integrato con le coltivazioni e Comunità Energetiche Rinnovabili nelle aree interne. “La terra è un bene comune da salvaguardare -ha ricordato- e va classificata scientificamente per proteggere i suoli più produttivi”.

Secondo Fini, la vera sfida è sostenere la redditività delle imprese agricole: “Troppi agricoltori cedono terreni perché non hanno reddito sufficiente. Occorre creare le condizioni perché possano restare protagonisti, produrre cibo e allo stesso tempo energia rinnovabile, in primis per il proprio fabbisogno”. In questo senso, esempi positivi sono arrivati dal Pnrr, in particolare con i Parchi agrisolari: “Questa è la strada giusta per coniugare sostenibilità, sicurezza alimentare e innovazione”.

L’evento di oggi si inserisce in una tre giorni tutta europea per il presidente di Cia, tra gli incontri istituzionali e i Praesidia del Copa-Cogeca. Obiettivo costruire un fronte sempre più ampio e compatto sulla nuova Politica agricola comune. “Difendere la Pac significa difendere cibo, ambiente e coesione -ha concluso Fini-. È la condizione per un’Europa più forte e più giusta”.