A Eima 2021 con l’Associazione Agricoltura è Vita, il punto sul progetto Ue
Il successo di pubblico e l’interesse suscitato dalla discussione promossa dal workshop nazionale del Progetto europeo FARMINFIN “Strumenti innovativi di finanziamento per le aziende agricole”, ha dimostrato quanto il tema dei fabbisogni di competenze nel settore dei finanziamenti delle imprese agricole e della necessità di aggiornarne i contenuti formativi sia sempre più sentito dai giovani imprenditori agricoli.
Il progetto, a cui hanno partecipato sette partner di sei Paesi europei, Belgio, Germania, Spagna, Svezia, Repubblica Ceca e Italia, con capofila il CEJA, Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori, ha realizzato nel corso di due anni una serie di strumenti informativi, conoscitivi e formativi partiti da interviste nei vari Paesi a testimoni privilegiati sulle varie forme di strumenti finanziari esistenti o emergenti a supporto del mondo rurale.
In occasione di EIMA International 2021, l’Associazione Agricoltura è Vita in collaborazione con Agia e Cia-Agricoltori italiani (EVENTI CIA A EIMA 2021), ha presentato con un workshop ad hoc "FARMINFIN: dalla gestione finanziaria alla finanza innovativa per imprese agricole dinamiche e resilienti" i risultati conseguiti dal progetto e ha riunito un tavolo di esperti per discutere gli aspetti principali dello stato dell’arte del credito in agricoltura e dell’importanza di un dialogo tra banche ed imprese in vista del PNRR e delle sfide globali dei prossimi anni.
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Dopo l’introduzione di Matteo Ansanelli, direttore Formazione e Ricerca dell’Associazione Agricoltura è Vita di Cia, sono stati presentati da Enrico Calentini, vicepresidente nazionale Agia-Cia, i prodotti finali del progetto: una guida sintetica ai contenuti del progetto e alle caratteristiche del ricorso al finanziamento per Paese, un catalogo europeo degli strumenti finanziari, 17 casi di studio dai Paesi partecipanti ed un corso in 5 Moduli formativi per formazione combinata online e off-line. Tutte le informazioni e i prodotti del progetto, compreso il corso formativo online sono ora disponibili sulla piattaforma web https://farminfin.eu in lingua inglese oltre che nelle lingue dei partner, Francese, Italiano, Spagnolo, Svedese, Tedesco e Ceco. I materiali formativi sono stati testati con il contributo di agricoltori ed esperti del settore finanziario prima della loro pubblicazione online.
Alla discussione, moderata da Massimo Canalicchio, project manager dell’Associazione Agricoltura è Vita, hanno partecipato gli esperti Mario Emanuele Capellini, responsabile nazionale Credito di Cia-Agricoltori italiani, Emanuele Fontana di Crédit Agricole, Maria Chiara Sartore di MPS, Paolo Gallerani di BPER e Gianfranco Maltese di Azienda Agricola Maltese, uno dei casi studio del progetto FARMINFIN.
Prima di avviare la discussione è stato mostrato al pubblico l’intervento audio video di Diana Lenzi, Neopresidente del CEJA, Consiglio europeo dei Giovani Agricoltori, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa di FARMINFIN e dei prodotti formativi destinati ai giovani agricoltori per rafforzarne le competenze finanziarie. È stato poi letto il messaggio della Direttrice Generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli, che riassumeva le misure disponibili di incentivo e di credito alle imprese agricole per consentire un rafforzamento del tessuto imprenditoriale delle aree rurali.
Ad avviare il tavolo della discussione, Capellini ha illustrato gli sforzi di Cia-Agricoltori italiani per diffondere una cultura finanziaria fra gli imprenditori agricoli attraverso corsi formativi organizzati dall’Associazione Agricoltura è Vita per la rete degli esperti di Credito di Cia operanti sull’intero territorio nazionale. Sartore ha, invece, raccontato gli sforzi da parte del sistema creditizio per ridisegnare i prodotti finanziari offerti dalle banche sulla base degli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Unione europea e rappresentati dai criteri ESG di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Da parte di Fontana la conferma, su precisa domanda rivoltagli dal moderatore, dell’esistenza di una riserva dedicata ai giovani agricoltori nelle emissioni di Green Bond e legato il credito a progetti innovativi e cantierabili da parte degli imprenditori agricoli, soffermandosi sull’importanza dei fondi Ismea che possono dare slancio ed ampliare la platea dell’accesso alla terra, ma ponendo allo stesso tempo il sistema del credito bancario alla base dello sviluppo del settore agricolo di fronte alle sfide globali presenti e future. Con Gallerani, è stato possibile ripercorrere il rapporto della BPER con il territorio e vicende e strumenti del credito agrario succedutisi nel tempo puntando a rilevare l’importanza per le imprese agricole di trovare la propria strada e di comunicare efficacemente il proprio progetto di sviluppo nel quadro della sostenibilità. Maltese, poi, ha raccontato l’esperienza della sua famiglia di viticoltori da generazioni e l’impulso da lui dato alla produzione biologica di vini e di uva passa da monovitigni autoctoni con la partecipazione alla community www.biorfarm.com e la ricerca di una sostenibilità a “emissioni 0”, combinando un impianto fotovoltaico con una produzione intra-aziendale di biogas per produrre energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili e condividendo la sua esperienza all’interno della rete “I Nuovi Mille”.
Le conclusioni di Stefano Francia, presidente nazionale Agia-Cia e dell’Associazione Agricoltura è Vita-Cia, hanno evidenziato il rapporto indispensabile fra le imprese del settore agricolo e il sistema bancario, anche alla luce dei nuovi impegni in termini di sostenibilità, salubrità, sicurezza e produttività che programmi europei, crescita demografica e mercati mondiali pongono in primo piano. La certezza dei criteri e delle modalità di finanziamento, ha concluso, debbono costituire il terreno comune su cui operare e lavorare.
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