Etichetta di origine grano e pasta: Tar non sospende decreto
La norma entrerà in vigore il 17 febbraio 2018
Obbligo dell’indicazione di origine nelle etichette di grano e pasta. Il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha, infatti, resto noto che il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospendere il decreto interministeriale che introduce l’obbligo di indicazione d’origine del grano e della pasta. A dare la notizia è Ansa Terra&Gusto, sottolineando che in questo modo il Tribunale ha considerato “prevalente l’interesse pubblico volto a tutelare l’informazione dei consumatori…”.
Il provvedimento firmato dai ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda entrerà in vigore come previsto il 17 febbraio 2018.
Il decreto grano/pasta stabilisce che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicati in etichetta il paese di coltivazione del grano (ovvero il nome del paese nel quale il grano viene coltivato) e il paese di molitura cioè il nome di quello in cui il grano è stato macinato.
Se queste fasi avvengono nel territorio di più paesi possono essere utilizzate, in base alla provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE.
Se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo paese, come ad esempio l'Italia, si potrà usare la dicitura: "Italia e altri Paesi UE e/o non UE".