Sodio e cloruro in lista Efsa, salgono a 34 i nutrienti
La pubblicazione per l'alimentazione di sodio e cloruro chiude lavoro decennale
L'Efsa porta a termine il lavoro decennale sui valori di riferimento per l'alimentazione (LARN). Nella lista già elaborata fanno ingresso sodio e cloruro.
La pubblicazione completa, infatti, l'attività avviata nel 2009 dopo la richiesta della Commissione europea di aggiornare i valori stabiliti negli anni '90 per i macronutrienti come proteine e carboidrati, e per tutte le vitamine e i minerali. Numerosi sono gli scienziati Efsa che nel corso degli anni hanno contribuito a questo traguardo.
Tra questi, Agnès de Sesmaisons-Lecarré che spiega: Nelle diete occidentali il sodio e il cloruro si trovano principalmente nel sale, ma sono naturalmente presenti nella maggior parte degli alimenti. L’organismo ne ha bisogno per funzionare ma, se assunti in eccesso, possono causare aumento della pressione sanguigna, fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Per la popolazione adulta 2 g di sodio al giorno sono sicuri e appropriati. L’assunzione in Europa da parte degli adulti è generalmente più elevata, e quindi i responsabili politici dell'UE potranno utilizzare il valore di cui sopra per fissare eventuali obiettivi di riduzione della sua assunzione da parte della popolazione.
Storicamente i LARN - valori di riferimento su base scientifica delle sostanze nutritive per l'assunzione quotidiana da parte di popolazioni sane - furono elaborati in riferimento alla denutrizione, cioè alla mancanza di calorie e micronutrienti a causa dell’insufficienza di cibo. Negli ultimi decenni, invece, abbiamo visto un aumento delle malattie croniche legate alla dieta come l'obesità, il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e alcuni tumori, il che in ambito nutrizionale ha ribaltato il centro di attenzione della ricerca. Quindi ora, nell’impostare i LARN, dobbiamo prendere in esame nuovi tipi di dati come gli studi a larga scala sulla popolazione, per vedere come entrano in gioco l'assunzione di nutrienti e il rischio di malattia.
Responsabili politici utilizzano i LARN per stabilire linee guida dietetiche espresse in funzione degli alimenti che aiutano i consumatori a fare scelte alimentari sane. I gestori del rischio li utilizzano per stabilire valori di riferimento sulle etichette che informano i consumatori sulla composizione nutrizionale degli alimenti confezionati. I professionisti della nutrizione e della salute li usano per valutare i fabbisogni nutrizionali ed elaborare diete. I produttori di alimenti li usano nella formulazione dei prodotti; e anche i ricercatori in ambito nutrizionale.