Earth Day: "Agire per il clima" il messaggio per il 50esimo anniversario
Agricoltura protagonista. Responsabile di appena il 7% di emissioni gas serra
“Azione per il clima” è questo il tema del 50esimo anniversario della Giornata Mondiale della Terra. C’è da chiedersi cosa sarebbe stato di questi giorni e mesi, senza il Coronavirus e con la questione clima tornata forte all’attenzione dei potenti, anche per via del dibattito sul Green Deal Europeo. E invece no, la diffusione del virus che ha immobilizzato il mondo intero alla prese con un’epocale pandemia da 170.418 morti e oltre 2.5 milioni di contagiati (in Italia 183.957 i casi di cui 51.600 guariti e 24.648 morti) tira fuori uno scenario del tutto inaspettato con i cambiamenti climatici tutt’altro che defilati, anzi, con il clima sempre più spesso appaiato al Coronavirus.
Un caso per tutti, lo studio dell'Università Statale di Milano, che sfruttando un database globale di casi giornalieri confermati di Covid-19, realizzato e mantenuto dalla Johns Hopkins University, mostra come l'epidemia cresca più rapidamente a temperature medie di circa 5°C e medio-bassa, mentre si diffonde più lentamente con un clima molto caldo e umido. Dunque, le condizioni meteorologiche e climatiche hanno un ruolo molto importante nell'influenzare l'andamento delle epidemie e sembra essere pertanto verosimile che i fattori climatici influenzino anche la progressione della pandemia.
Dagli esperti del Programma di Valutazione degli schemi di Certificazione Forestale italiano (PEFC) il monito ad “agire per il clima” anche, e subito dopo, l’urgente sfida da vincere contro il Coronavirus. Tutelare l’ambiente e le foreste resta, ad avviso del PEFC, una priorità così come vegliare sull'operato dei Governi, che, preoccupati di far ripartire l'economia, potrebbero rendere più flessibili le leggi a tutela dell’ambiente.
I DATI
A sostegno dell’hashtag #OnePeopleOnePlanet rappresentativo di quest’edizione dell’Earth Day Italy che sarà, inevitabilmente tutta di iniziative in streaming, alcuni dati alla mano. Secondo stime Fao tra il 2010 e il 2016 il mondo ha perso in media in media 6,5 milioni di ettari di foreste l'anno (65.000 km quadrati, quasi tre volte la Lombardia). Quanto all’agricoltura è sempre più consapevole e protagonista di un processo virtuoso che guarda al benessere globale e non particolare, per produrre cibo sano, di qualità, ma anche sostenibile. Secondo l’ultimo rapporto ISPRA, è responsabile appena del 7% delle emissioni di gas serra. Dal 1990 al 2018 ne ha ridotto di circa il 13% le sue emissioni e dal 2003 al 2018 è stata artefici di una riduzione del 60% di concimi chimici, del 28% di agrofarmaci.
L’Italia continua, dal canto suo, anche a distinguersi con buoni risultati nel biologico. E’ l’ottavo Paese al mondo (terzo in Europa) per superfici coltivate a bio con poco meno di 2 milioni di ettari, che rappresentano il 15,5% della superficie agricola. E’ leader in Ue per numero d’imprese con oltre 79 mila operatori e con un valore di 3,5 miliardi, è il quinto mercato mondiale per consumi.
LE DICHIARAZIONI
Con una lettera in esclusiva su Lifegate il ministro dell'Ambiente Sergio Costa e il presidente della Cop 26 e sottosegretario alla strategia energetica e industriale del Regno Unito Alok Sharma, hanno dichiarato: ”Il mondo si trova oggi di fronte a una sfida straordinaria, quella del Coronavirus che ha causato un impatto devastante in tutto il pianeta" e oggi "l'Earth day, la Giornata della Terra ci ricorda che lo stesso livello di attenzione globale e di determinazione ci è richiesto per risolvere un'altra grande sfida, quella dei cambiamenti climatici”.
“Per un reale cambiamento -hanno aggiunto- è necessario che tutto il mondo si attivi, che tutti i governi uniscano le forze contro la crisi climatica e il Coronavirus". Da qui alla Cop 26 spiegano Costa e Sharma: "verranno avviati sforzi per ricostruire l'economia globale e dobbiamo cogliere le opportunità offerteci dalla tecnologia. Sforzi sul sostegno a una ricostruzione verde, inclusiva e resiliente, sviluppando i principi dell'Accordo di Parigi e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Lavoreremo insieme per fare fronte alle sfide, fra di loro connesse, della salute pubblica, dei cambiamenti climatici e della biodiversità".
“Il tempo da qui alla Cop 26 è cruciale -ricordano Costa e Sharma. Non appena usciremo dalla crisi della Covid-19, dovremo continuare a sfruttare la collaborazione e l’adesione alla scienza che abbiamo sperimentato nella pandemia per combattere il cambiamento climatico. Per il bene delle persone, delle future generazioni e del pianeta".
Nel messaggio vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ai deputati della commissione ambiente dell’Europarlamento il punto sul Green Deal: "Il Patto Verde non è un lusso da abbandonare perché affrontiamo una crisi, anzi è essenziale per tirarci fuori dalla crisi" e "per il futuro dell'Europa. Crediamo fermamente che una ripresa verde sia possibile. Il Green Deal è la nostra strategia di crescita ed è una strategia vincente".
"Zero emissioni al 2050 sarà il nostro principio guida", ha detto l'olandese, confermando il rinvio della presentazione ufficiale di alcuni 'pilastri' del Patto verde, come le strategie per la biodiversità e quella dal campo alla tavola (Farm to Fork). "Doveva essere alla fine di aprile, credo sarà un paio di settimane più tardi - ha detto il vicepresidente della Commissione Ue - ne stiamo discutendo, mi sto impegnando al massimo perché non siano mesi".