Durante lockdown +30% di frutta e verdura a tavola
I dati dell’Osservatorio del Crea Alimenti e Nutrizione
Il lockdown ha inciso radicalmente sulle nostre scelte e sui nostri comportamenti. Durante la quarantena gli italiani hanno dichiarato di aver aumentato il consumo di alimenti sani: verdura (il 33%), frutta ( il 29%), legumi ( il 26,5%), acqua (il 22%), olio extravergine d’oliva (il 21,5%). Parallelamente, ben il 44,5% ha ammesso di aver mangiato più dolci e il 16% di aver bevuto più vino. Questo periodo è stato, inoltre, l’occasione per sperimentare nuovi cibi (40%) e nuove ricette (31%), migliorando le proprie abitudini alimentari (24%) e maturando abitudini ecosostenibili (fare la raccolta differenziata 86%, conservare e consumare alcuni alimenti acquistati in eccesso 83%, oppure mangiare tutto, inclusi gli avanzi 80%). Questi i dati evidenziati dall’Osservatorio sulle Eccedenze, sui Recuperi e sugli Sprechi Alimentari del Crea Alimenti e Nutrizione.
“Pur con i limiti di un questionario auto-riferito e con un campione opportunistico -spiega Laura Rossi, ricercatrice Crea Alimenti e Nutrizione e coordinatrice OERSA- si può osservare che le limitazioni imposte dalla quarantena non hanno avuto effetti totalmente negativi sulla alimentazione e sullo stile di vita del campione in esame. A fronte dell’aumento di comfort food (dolci), abbiamo però anche maggiori quantità di frutta, verdura e soprattutto legumi. Si tratta in realtà di dati che sono in linea con quelli sulla spesa degli italiani nel primo trimestre del 2020. E che indicano che il tempo trascorso in cucina è stato orientato alla preparazione di piatti con ingredienti salutari. Tutto ciò ha favorito momenti di convivialità e di condivisione del pasto e ha portato inevitabilmente -complice l’assenza di attività fisica- ad un impatto sulla percezione del peso.”.