Donne in Campo-Cia incontra l’organizzazione indiana Swayam Shikshan Prayog
La visita studio in collaborazione con LEF Italia. Firmato il “Manifesto delle Donne per la Terra”
Creare reti di donne, a partire dal settore agricolo. Questo l’obiettivo della visita studio che si è tenuta oggi a Roma, presso la sede nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, tra l’associazione Donne in Campo, il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne LEF Italia e l’organizzazione indiana Swayam Shikshan Prayog, fortemente impegnata in progetti di empowerment femminile nelle comunità rurali dell’India.
“Siamo molto soddisfatte di questo incontro -ha detto la segretaria generale di LEF Italia, Maria Ludovica Tranquilli- che è sicuramente di grande ispirazione per i colleghi indiani, data la grande esperienza e il prestigio di cui gode Donne in Campo-Cia”.
LEF Italia rappresenta il nostro Paese nel board dell’European Women’s Lobby, la più grande coalizione europea di organizzazioni femminili dedicata al miglioramento della parità di genere.
“Uno dei maggiori scopi della nostra associazione è la creazione di reti di donne -ha affermato la presidente di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi, nella sua presentazione-. Far incontrare le donne per condividere problemi e sfide ha effetti concreti: da lì nascono azioni, progetti, si elabora una visione di futuro dell’agricoltura, sviluppo dei territori rurali, diritto al cibo sano per tutti”.
E “Il Manifesto delle Donne per la Terra”, ha concluso Terenzi invitando l’organizzazione indiana Swayam Shikshan Prayog a sottoscrivere la Carta dei Valori creata da Donne in Campo-Cia, “è proprio un compendio dei principi che guidano le nostre agricoltrici nel loro lavoro quotidiano e nell’impegno associativo” ma anche “un’opportunità concreta per costruire un’alleanza con le donne di tutto il mondo per guidare i cambiamenti e le sfide globali, da quelle geopolitiche a quelle climatiche. Ѐ un’occasione storica e una grande battaglia per la governance”.
La visita studio della delegazione indiana si è svolta nell’ambito del progetto denominato “ISUDWOG-Inclusive and Sustainable Development for Women and Girls”.