01 Luglio 2025

Dermatite bovina: Cia Lombardia, vicini a imprenditori. Agire subito per proteggere Pianura Padana

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Cia Lombardia si unisce alle grandi preoccupazioni causate dalla dermatite nodosa che si sta diffondendo negli allevamenti di bovini, in Sardegna ma soprattutto nell’area mantovana, e chiede che le istituzioni intervengano rapidamente per proteggere zone fondamentali per il comparto lattiero-caseario italiano.

“Esprimo vicinanza a tutti gli imprenditori che vivono con timore questo nuovo allarme e soprattutto a coloro i quali hanno dovuto abbattere i propri capi -commenta il presidente regionale di Cia, Paolo Maccazzola-. Capisco benissimo la loro situazione in quanto sono anche io allevatore e, in passato, nel 2000, ho vissuto la stessa tragedia a causa della zoonosi”.

La diffusione di questa malattia sembra aver già raggiunto altri focolai in Europa, con forti ripercussioni sulle esportazioni dei prodotti lattiero-caseari verso Paesi non europei come l'Inghilterra e il Giappone, mentre altri Paesi hanno già preso delle misure cautelative per impedire l'ingresso di alcuni tipi di latticini.

“La cosa che più spaventa è che la dermatite ha colpito la Pianura Padana, che è la zona dove si ha più del 60% della produzione lattiero-casearia nazionale, perciò l'attenzione deve essere massima -prosegue Maccazzola-. Serve che da parte delle istituzioni ci sia un enorme sforzo dal punto di vista dei controlli e del contenimento della malattia. Inoltre, penso sia quanto mai necessario un piano straordinario per la disinfestazione di questi insetti vettori per cercare di limitare al massimo i danni”.

In attesa di risposte da parte del Governo - Cia ha già inviato una lettera al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida in merito - il presidente Maccazzola suggerisce di “non abbassare minimamente la soglia di attenzione su questa malattia. Si sa ancora molto poco ed è proprio la non conoscenza un ulteriore elemento di instabilità e di preoccupazione per tutto il mondo allevatoriale”.