25 Maggio 2020

Coronavirus: l'emergenza riordina priorità Agenda 2030

#sostenibilità #emergenza #lavoro #salute
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Sondaggio Doxa per ASviS. Italiani privilegiano il lavoro, ma cresce urgenza del programma d'azione

A due mesi dall’inizio dell’emergenza pandemica, il 46% degli italiani ritiene che il lavoro e la crescita economica (Goal 8) siano le priorità dell’azione politica, il 44% privilegia la salute e il benessere (Goal 3), il 21% il consumo e la produzione responsabili (Goal 12), il 20% il cambiamento climatico (Goal 13) e le azioni a favore di imprese, innovazione e infrastrutture (Goal 9). La tutela degli ecosistemi marini (Goal 14) e terrestri (Goal 15) rappresenta una priorità solo per, rispettivamente, il 10% e il 3% degli italiani. Questo è quanto emerge dal sondaggio condotto nella prima settimana di maggio da Bva Doxa per ASviS sull’impatto della crisi da Covid-19 sui 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 e tra i temi del primo evento di ASviSlive -Tre passi verso il Festival “Orientare le scelte, disegnare il futuro”, iniziativa in diretta streaming in vista del Festival dello sviluppo sostenibile 2020, che a causa dell’emergenza epidemica quest’anno si svolgerà dal 22 settembre all’8 ottobre.

Per circa la metà degli italiani, dunque, il lavoro e la salute sono le priorità per uscire dalla crisi, ma cresce anche il senso di urgenza per attuare in Italia l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’Agenda 2030 continua a essere il punto di riferimento comune anche a livello europeo e l’Italia deve più che mai impegnarsi a rispettare il grande piano d’azione globale sottoscritto nel 2015. 

“Mai come adesso abbiamo la possibilità di progettare il futuro che vogliamo -ha dichiarato all'evento, Enrico Giovannini portavoce ASviS-. Sono state messe in campo misure straordinarie. Ma serve che il Paese si doti di un piano preciso a favore della resilienza, della sostenibilità e dell’equità, temi verso i quali saranno orientate i fondi messa a disposizione dell’Unione europea, e adotti una visione sistemica delle varie politiche, per evitare di disperdere le risorse e vanificare gli sforzi e le sofferenze di tanti italiani. Lo dobbiamo ai giovani, su cui ricadranno le nostre scelte di oggi. Per questo ribadiamo la centralità del principio di giustizia intergenerazionale, alla base del concetto stesso di sviluppo sostenibile”.  

“La crisi che stiamo vivendo ha cambiato il modo in cui governi, imprese, opinione pubblica e le singole persone guardano al futuro -ha sottolinea Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASviS-. Per affrontare il cambiamento necessario e auspicabile occorrono politiche e scelte aziendali e individuali che guardino al medio-lungo termine per proteggere, promuovere, prevenire, preparare e trasformare i nostri sistemi socioeconomici".

Tornando al sondaggio, le posizioni espresse, variano significativamente in relazione all’area geografica di residenza. In Lombardia, ad esempio, il 27% degli intervistati ritiene prioritario ripartire dal sostegno alle imprese (Goal 9), a fronte di un 15% dei residenti al Sud e nelle isole. La lotta alla povertà (Goal 1) e la riduzione delle disuguaglianze (Goal 10) sono invece ritenute più importanti nel Mezzogiorno rispetto al resto del Paese. Quanto alle diverse fasce d’età, dal sondaggio emerge che per le persone di età inferiore ai 34 anni la parità di genere (Goal 5) e la tutela degli ecosistemi marini (Goal 14) sono considerati decisamente più importanti rispetto a quanto valutato dagli over 65. 

Il primo appuntamento ASviSlive -Tre passi verso il Festival, è stato l’occasione per lanciare FUTURAnetwork.eu, il sito dedicato alla riflessione e al dibattito per orientare le scelte da compiere oggi per realizzare il migliore tra i diversi futuri possibili. Realizzato in collaborazione con organizzazioni che riuniscono studiosi di futuro, con reti di ricercatori ed esperti delle diverse materie, il sito propone articoli, studi, interviste e ricerche focalizzate sulla necessità di orientare le decisioni, comprese quelle per rilanciare il Paese dopo la crisi pandemica, verso un futuro sostenibile, adottando una visione sistemica per definire politiche e strategie guardando oltre il breve termine. Uno spazio per ragionare sul domani che ci aspetta partendo dall’attualità, uno strumento di analisi su scenari e prospettive.