01 Aprile 2020

Coronavirus: banche anticiperanno soldi cassa integrazione a lavoratori

#lavoro #credito #emergenza
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Siglata convenzione tra Abi e parti sociali. Cia tra i firmatari

I lavoratori costretti allo stop dall’emergenza Coronavirus potrebbero prendere i soldi della cassa integrazione già entro Pasqua. Questo l’obiettivo dell’accordo siglato la scorsa notte dall’Abi con le associazioni sindacali e datoriali, tra cui Cia-Agricoltori Italiani, e con il ministero del Lavoro. Per accelerare sui tempi di erogazione dei trattamenti di cassa integrazione previsti dal decreto “Cura Italia”, infatti, saranno le banche ad anticipare la somma ai lavoratori, fino a un importo massimo di 1.400 euro, che verrà poi rimborsata dall’Inps.

Potenzialmente sono coinvolti circa 10 milioni di lavoratori tra cassa integrazione ordinaria e in deroga e Fondo di integrazione salariale.

Nel dettaglio, si legge nella nota dell’Associazione bancaria italiana, la convenzione nazionale definita dall’Abi per questa operazione di anticipo Cig “è stata condivisa, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, tra Abi e le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl -unitamente ai sindacati del settore bancario Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin- nonché da Agci, Confcooperative, Legacoop riunite in Alleanza delle Cooperative Italiane, Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Casartigiani. Abi ha concordato modalità semplificate per determinare l’importo dell’anticipazione, tenuto conto della durata massima dell’integrazione salariale (9 settimane) definita allo stato dal decreto-legge Cura Italia, in considerazione dei bisogni immediati dei lavoratori sospesi dal lavoro e rendere operativa la misura nel più breve tempo possibile”.

Abi, quindi, “invita le banche e tutte le parti coinvolte, in particolare Inps, Regioni e Province autonome, che gestiscono gli ammortizzatori sociali, a collaborare per assicurare la più tempestiva attuazione della convenzione” evitando “costi per i lavoratori che beneficeranno dell’anticipazione, in coerenza con le finalità e la valenza sociale dell’iniziativa”.