Attualità
Convention agroalimentare italiano
13 Giugno 2003
Il vicepresidente vicario nazionale della Cia, Giuseppe Politi: "Stretto rapporto tra agricoltura e industria alimentare per puntare alla qualità e vincere la competizione"
"Agricoltura ed industria alimentare insieme per lo sviluppo rurale del nostro Paese; per la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici; come condizione ineludibile di conservazione del patrimonio ambientale e paesaggistico; opportunità di rilancio del concetto di qualità legato al territorio; premessa essenziale per vincere la competizione". E' quanto ha dichiarato Giuseppe Politi, vicepresidente vicario nazionale della Cia, a conclusione del suo intervento al convegno di "Italian private label" che si è tenuto ieri a Bologna per fare il punto sullo stato dell'agroalimentare in Italia."Occorre – ha detto Politi- concentrare gli sforzi per permettere lo sviluppo della nostra agricoltura, contribuendo così a creare anche importanti opportunità per la crescita del nostro Mezzogiorno, dove si concentra il 40 per cento della produzione lorda vendibile agricola del nostro Paese e nel quale persistono ancora modelli di produzione rispettosi della tradizione ed ancorati ad una sapienza antica".Dopo aver ricordato che la riforma della Politica agricola Comune assegna delle risorse a favore dello sviluppo rurale, Politi ha sostenuto che bisogna cogliere tale opportunità per fare in modo che dalla rinascita dell'agricoltura giungano nuovi stimoli per l'agroalimentare."Perché ciò si realizzi – ha esortato il vicepresidente vicario- occorre puntare su un riequilibrio tra produzioni continentali e mediterranee, tra città e campagna, tra nord e sud. Occorre in ultima analisi creare le condizioni per un ammodernamento infrastrutturale, per un miglioramento dei servizi, per un più facile accesso al credito agrario, senza disdegnare un concreto impegno sociale a favore degli anziani agricoltori che vivono in aree lontane ed emarginate".Ai lavori, oltre a numerose personalità del mondo istituzionale, politico ed imprenditoriale, hanno partecipato Gianluca Cristoni e Matteo Ansanelli rispettivamente presidente e segretario dell'Agia, l'Associazione giovani imprenditori agricoli della Cia. I giovani imprenditori della Cia, presenti con uno stand espositivo delle più rinomate specialità della nostra agricoltura, hanno dato vita ad una piacevole degustazione di prodotti tipici delle loro regioni, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, gli addetti commerciali delle Ambasciate e i Buyer della grande distribuzione organizzata.
"Agricoltura ed industria alimentare insieme per lo sviluppo rurale del nostro Paese; per la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici; come condizione ineludibile di conservazione del patrimonio ambientale e paesaggistico; opportunità di rilancio del concetto di qualità legato al territorio; premessa essenziale per vincere la competizione". E' quanto ha dichiarato Giuseppe Politi, vicepresidente vicario nazionale della Cia, a conclusione del suo intervento al convegno di "Italian private label" che si è tenuto ieri a Bologna per fare il punto sullo stato dell'agroalimentare in Italia."Occorre – ha detto Politi- concentrare gli sforzi per permettere lo sviluppo della nostra agricoltura, contribuendo così a creare anche importanti opportunità per la crescita del nostro Mezzogiorno, dove si concentra il 40 per cento della produzione lorda vendibile agricola del nostro Paese e nel quale persistono ancora modelli di produzione rispettosi della tradizione ed ancorati ad una sapienza antica".Dopo aver ricordato che la riforma della Politica agricola Comune assegna delle risorse a favore dello sviluppo rurale, Politi ha sostenuto che bisogna cogliere tale opportunità per fare in modo che dalla rinascita dell'agricoltura giungano nuovi stimoli per l'agroalimentare."Perché ciò si realizzi – ha esortato il vicepresidente vicario- occorre puntare su un riequilibrio tra produzioni continentali e mediterranee, tra città e campagna, tra nord e sud. Occorre in ultima analisi creare le condizioni per un ammodernamento infrastrutturale, per un miglioramento dei servizi, per un più facile accesso al credito agrario, senza disdegnare un concreto impegno sociale a favore degli anziani agricoltori che vivono in aree lontane ed emarginate".Ai lavori, oltre a numerose personalità del mondo istituzionale, politico ed imprenditoriale, hanno partecipato Gianluca Cristoni e Matteo Ansanelli rispettivamente presidente e segretario dell'Agia, l'Associazione giovani imprenditori agricoli della Cia. I giovani imprenditori della Cia, presenti con uno stand espositivo delle più rinomate specialità della nostra agricoltura, hanno dato vita ad una piacevole degustazione di prodotti tipici delle loro regioni, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, gli addetti commerciali delle Ambasciate e i Buyer della grande distribuzione organizzata.