Consiglio Agrifish: clima, digitale e Pac tra priorità presidenza portoghese
Nel primo incontro informale, presentate le linee di azione dei prossimi sei mesi
Promuovere la ripresa europea attraverso azioni per il clima e la trasformazione digitale, rafforzando anche il pilastro sociale e, allo stesso tempo, affermando l'economia strategica di un’Europa più inclusiva. Questi gli asset portanti del Consiglio Agrifish nei primi sei mesi del 2021 a presidenza portoghese. Nell’ultimo incontro informale del 25 gennaio presentate, infatti, punto per punto, le prossime mosse previste da Maria do Céu Antunes, ministro delle Politiche agricole e da Ricardo Serrão Santos, ministro per il mare e le attività marittime.
Cinque le linee di azione su cui promettono concretezza. Si va da un’Europa più resiliente e verde a un maggior protagonismo Ue nel climate change globale. C’è il digitale, ma anche un reale protagonismo nella sfera sociale per migliorare il modello attuale di Welfare europeo. La presidente portoghese guarda, infine, a un’Europa più presente e impegnata nello scenario politico mondiale.
In tutto ciò, il settore agricolo sarà guidato chiaramente dalle linee di azione per costruire nel lungo periodo un'Ue più resiliente e sostenibile. Il Consiglio Agrifish punta, dunque, al raggiungimento della neutralità entro il 2050, passando però per un ruolo strategico più centrale del settore nel contesto globale. Nel dettaglio, l’obiettivo principale della ministra Maria do Céu Antunes è quello di concludere i negoziati sulla Pac, cercando di raggiungere un accordo inter-istituzionale nel corso della prossima primavera. Saranno mesi di lavoro anche per trovare consenso su altre questioni importanti, prima tra tutte il raggiungimento di una posizione sulla visione a lungo termine delle aree rurali (prevista per il Consiglio di giugno). La faccenda sta a cuore alla ministra Maria do Céu Antunes.
Quanto alla pesca, tre i fattori chiave messi sul tavolo dal ministro Ricardo Serrão: guidare i negoziati per le TAC e per i contingenti post Brexit, concludere il Regolamento del Fondo Ue per le questioni marittime, pesca e acquacoltura e raggiungere un accordo generale per un nuovo regime Ue di controllo della politica comune della pesca.
Nel piano delle priorità per il Consiglio Agrifish, la presidenza portoghese mette, inoltre, il proseguimento dei negoziati per raggiungere un accordo con la Norvegia, partner strategico dell’Europa, cui va assicurata solidarietà per non minare la competitività delle flotte. Garantito, poi, anche l’intervento per una Politica comune della pesca che sia socialmente equa e sostenibile, strada necessaria all’accordo politico sul FEAMP. Occorre muoversi sulla strada di un accordo politico per la revisione del Regolamento di controllo, con strumenti che promuovano l’applicazione di pratiche dissuasive la pesca non sostenibile. Serviranno, infine, sinergie importanti in convergenza con le strategie Farm to Fork e Biodiversity. Un Consiglio informale sulla pesca sostenibile si terrà a giugno a Lisbona. Obiettivo: rendere le attività di pesca in acque Ue, sostenibili dal punto di vista dell’impatto ambientalmente, ma anche redditizie e competitive.