Clima: Agia, puntare su agricoltura, scuola e ricerca
Per il secondo #FridaysForFuture mondiale, A Roma nell’Auditorium Cia, studenti ed esperti a confronto
Nella lotta ai cambiamenti climatici occorre puntare su agricoltura, scuola e ricerca, protagonisti attivi di una rete in grado di guidare la grande sfida dei temi ambientali. Questo il messaggio lanciato da Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia, con il seminario “Cambiamenti climatici e agricoltura: da una prospettiva globale alle azioni locali” organizzato a Roma nell’Auditorium Cia “G.Avolio” insieme ad Agia Lazio, in occasione del secondo appuntamento mondiale con il Fridays for future.
Entro il 2030 l’aumento della temperatura media globale sarà superiore agli 1.5 °C, ovvero la soglia massima di sicurezza per avere effetti contenuti e gestibili. Le emissioni di CO2, continuano a crescere e ciò tiene lontani dall’Accordo di Parigi e dal tredicesimo obiettivo dell’Agenda 2030 dell’Onu. L’agricoltura sta pagando un prezzo altissimo con riduzione delle produzioni e rischi elevati per la sicurezza alimentare e la disponibilità di acqua potabile in molti territori del pianeta, come l'area del Mediterraneo. Inoltre, riscaldamento globale e incremento dei fenomeni meteorologici estremi, stanno provocando dissesto idrogeologico, siccità, variazioni degli agro-ecosistemi e desertificazione.
Per Agia-Cia conoscere e capire cosa sta accadendo al pianeta è il punto da cui partire coinvolgendo agricoltori, esperti e studenti. Ecco perché ha scelto di agevolare e promuovere attraverso un seminario, l’incontro tra l’esperienza maturata nei campi, la competenza dei tecnici e il futuro rappresentato dai giovani.
“Lo abbiamo fatto in modo mirato e concreto -ha commentato Stefano Francia, presidente nazionale Agia-Cia- con il contribuito di FAO, CREA, DEAFAL ONG, Rete Semi Rurali, Università della Tuscia, Rete Istituti Agrari senza Frontiere e, infine, l’Istituto Tecnico Agrario "F.lli Agosti" di Civita di Bagnoregio con i suoi studenti in alternanza scuola-lavoro. Crediamo nel valore di iniziative ambiziose, ma anche realmente formative, che diano strumenti agli studenti e spunti interessanti anche ad agricoltori e ricercatori. Il Paese che vogliamo -ha concluso Francia- è costruire ascoltando le esigenze del territorio, tutelando il paesaggio, salvaguardando la biodiversità e l'ecosistema, ma anche lavorare per fornire occasioni di crescita formativa ai giovani e futuri imprenditori agricoli”.
“Le giovani generazioni, gli agricoltori e tutti coloro che hanno a cuore il futuro del pianeta sono chiamati ad una responsabilità senza precedenti -ha commentato anche il presidente di Agia Lazio Pier Carlo Torelli.- Aderire al Friday for future è anche fermarsi a ragionare su una società più consapevole, competente, in grado di contribuire con azioni anche quotidiane alla salvaguardia del pianeta".