16 Settembre 2019

Cimice asiatica: Cia Veneto in protesta dai prefetti

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Danni per centinaia di milioni. Da Cia con Confagricoltura e Agri Veneto, chieste più risorse e utilizzo insetto antagonista

A Verona si stimano 80 milioni di euro di danni a causa della cimice asiatica. A Padova i danni si stimano nell’80-100%. Sono le cifre dell’emergenza che ha colpito il Veneto (e il resto del Nord Italia) e che sono state illustrate ai prefetti di Verona e di Padova nel corso della mobilitazione organizzata da Cia-Agricolturi Italiani, Confagricoltura e Agri Veneto, che si è svolta venerdì 13 settembre.

A Verona, il presidente di Confagricoltura Verona, Paolo Ferrarese e il vicedirettore Dino Boni; il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini e di Agri Veneto, Renzo Aldegheri, hanno spiegato che i danni principali sono a carico dei frutteti e dei vivai e che il danno riguarda fino al 100% della produzione.

“Dal 2012 i danni economici sono in costante aumento, dovuti sia alla rapida espansione della cimice asiatica, sia alla mancanza di una strategia di azione nazionale e regionale per contrastarne la diffusione e salvaguardare le colture”, hanno sottolineato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. “Purtroppo il caso della cimice asiatica è solo l’esempio più recente di parassiti alieni che, a causa della mancanza di un pronto intervento e di una rapida linea di azione con programmi e piani sia a livello legislativo che pratico, devastano intere colture continuando a produrre danni economici, dove una perdita di tempo nella repentina risposta al problema si traduce in una perdita economica delle aziende prima e dei fondi pubblici poi”.

Analoga la situazione nel padovano. «Chiediamo – ha spiegato il direttore di CIA Veneto Maurizio Antonini – l’immediata apertura dello stato di calamità in base alla legge 102, che permette gli agricoltori di attingere a fondi speciali».

Il documento consegnato ai prefetti contiene anche i dati estratti dal report annuale di Veneto Agricoltura sull’andamento del settore agroalimentare veneto nel 2018, nel quale si stima un danno per le principali colture colpite (melo, pero, pesco e nettarine, actinidia) superiore al 40% per un importo stimato superiore a 80 milioni di euro. Gli ettari colpiti in Veneto sono così ripartiti: Coltura/Superficie Veneto 2018 in produzione (ha): melo 5.840, pero 2.950, pesco e nettarine 2.000, actinidia 3.350. Totale 14.140

Considerando la continua espansione e diffusione della cimice asiatica, i danni alle colture previsti per la campagna in corso e le prossime saranno inevitabilmente superiori. In aggiunta si deve considerare che attualmente il danno da cimice asiatica non è assicurabile. I rappresentanti del mondo agricolo chiedono di attuare la lotta biologica con l’utilizzo di insetti antagonisti, vale a dire il parassitoide autoctono Anastatus bifasciatus unitamente a un rilascio massivo del parassitoide naturale Trissolcus japonicus (vespa samurai). Nel breve periodo vanno messi in campo, invece, interventi come la definizione dello stato di calamità naturale, misure di indennizzo alle aziende agricole, misure di finanziamento per l’installazione di reti antinsetto, monitoraggio, comunicazione e assistenza agricola.