26 Giugno 2024

Cia Veneto: servono oltre 20 mila lavoratori stagionali in agricoltura

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Va garantito un corretto avvio delle diverse campagne di raccolta. Stabilizzare figure già strategiche

In regione servono oltre 20 mila lavoratori stagionali in agricoltura per la campagna di raccolta della frutta e per la prossima vendemmia. Cia Veneto lancia l'appello: Si dia stabilità ai lavoratori stranieri che rientrano nel Decreto Flussi tramite la cosiddetta conversione. Oggi le loro autorizzazioni vengono rinnovate annualmente, con notevole dispendio di tempo e energie.

Dopo un periodo di formazione -continua la nota- solitamente l’impresa agricola tende ad assumere sempre la stessa persona, pure negli anni successivi. E questo proprio per un principio di continuità lavorativa. Gli stop&go (ovvero le cessazioni e le riassunzioni, di anno in anno) sono controproducenti tanto per l’azienda che per il lavoratore, prosegue Cia Veneto richiamando le proposte dei giorni scorsi presentate da Cia nazionale.

“La parole chiave dev’essere semplificazione -sottolinea il direttore di Cia Veneto, Maurizio Antonini-. Sullo sfondo, il grande tema della legalità. Il settore del primario rimane strategico per la comunità e, non di meno, offre diverse possibilità di impiego”.

Stando agli ultimi dati di Veneto Lavoro, nel 2023 si è registrato un lieve aumento di assunzioni nel comparto (+0,7%, in particolare stagionali). Dal punto di vista della cittadinanza, sono diminuite le assunzioni di cittadini italiani (-7,6%), mentre quelle dei collaboratori stranieri sono cresciute del 7,5%, e tuttora costituiscono la quota principale delle assunzioni (58,8%.). Fra i settori agricoli che hanno maggiormente necessità di operatori, segnala Cia Veneto, la coltivazione di ortaggi (con punte fino ad un +165%, dati 2023 su 2022) e il vitivinicolo, (+20%).

“Ci auguriamo che le Istituzioni raccolgano il nostro invito -conclude il direttore- ovvero che sia garantito un corretto avvio delle diverse campagne di raccolta. Stabilizzando, appunto, quelle figure che in passato si sono dimostrate strategiche per le attività agricole”.