Cia tra gli Ambasciatori del Gusto per rilanciare l'eccellenza agricola
Il presidente Fini a “FUTURA 2023”. Dibattito sul potere del brand Italia con il ministro Lollobrigida, gli chef Cracco e Gilmozzi, le giornaliste Barberini e Willinger
“Il Made in Italy agroalimentare poggia anche sull’interazione tra agricoltura e ristorazione. Nella collaborazione lungo la filiera, dal campo alla tavola, risiede il punto di forza del cibo italiano nel mondo”. A dirlo, il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenuto questa mattina da Cavalese, tra le Dolomiti, all’evento “FUTURA 2023. Immaginare il futuro è potere” promosso dagli Ambasciatori del Gusto.
Il presidente Fini, è intervenuto alla tavola rotonda su “Il potere del brand Italia” con il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, gli chef Carlo Cracco e Alessandro Gilmozzi, le giornaliste Francesca Romana Barberini e Faith Willinger.
“Va riconosciuta la centralità del mondo agricolo nel garantire materie prime enogastronomiche di qualità -ha detto Fini- e a ciò può ampiamente contribuire la collaborazione con gli operatori della ristorazione italiana. Serve interazione costante tra chi produce e chi porta in tavola i prodotti agricoli. Questi, sono la testimonianza di un impegno costante per la sostenibilità e anche la tutela dei territori, diversamente destinati all’abbandono. I piatti della cucina Made in Italy -ha aggiunto- rappresentano ed esaltano il binomio tradizione-innovazione che la nostra agricoltura incarna, nonostante le serie ripercussio dei cambiamenti climatici e le continue e ingiuste demonizzazioni”.
Infine, l’appello a collaborare perché “tanti risultati importanti sono stati raggiunti insieme, soprattutto nell’export, e ne serviranno sempre di più per salvaguardare l’agricoltura, la sua qualità e tracciabilità, rappresentate dalle tante denominazioni di origine."