Cia Sardegna: Regione intervenga per bloccare diffusione dermatite bovina
L'appello dell'organizzazione affinchè si attuino le misure di prevenzione per la messa in sicurezza degli allevamenti non colpiti
Intervenire immediatamente per fronteggiare l'emergenza e bloccare la diffusione del virus della dermatite bovina, attuare le misure di prevenzione per mettere al sicuro gli allevamenti non colpiti, stanziare le risorse economiche necessarie a risarcire in tempi brevissimi gli allevatori danneggiati dal virus. Sono le richieste che Cia-Agricoltori Italiani Sardegna rivolge alla Regione e alle istituzioni preposte per rispondere all'ennesima sciagura che colpisce gli allevamenti isolani, causata anche dai continui cambiamenti climatici, sui quali, ribadiamo, è necessario aprire dei focus specifici.
Chiediamo alla Regione e a tutte le istituzioni di attuare con la massima urgenza le misure necessarie ad affrontare la situazione che potrebbe danneggiare un settore già duramente colpiti negli scorsi anni dalle varie epizoozie, dalle mancate movimentazioni oltre che dai problemi legati al trasporto dei capi oltre Sardegna.
Ci troviamo a rincorrere soluzioni per salvaguardare un comparto che solo nell'ultimo periodo stava intravvedendo uno spiraglio di luce. Al fine di circoscrivere la diffusione del virus si intervenga subito con tutte le misure preventive, proteggendo i bovini attraverso l'utilizzo dei repellenti e combattendo la presenza di focolai di insetti.
Vanno inoltre intensificati i controlli nei porti e negli scali e si pone l’esigenza di avviare un'azione straordinaria di disinfezione delle strutture degli allevamenti. In queste condizioni, come da noi più volte sollecitato, è più che mai impellente che i servizi veterinari si riapproprino del ruolo di prevenzione e cura negli allevamenti, ruolo ultimamente appesantito dai troppi controlli burocratici affidato ai veterinari e demandabili ad altri soggetti già presenti. La Regione e le istituzioni intervengano nell'immediato supportando e sostenendo gli allevatori senza lasciare indietro neanche un'azienda isolana.