Cia Potenza-Matera: cogliere la “lezione” emergenza idrica
“Adeguare - alla luce anche dei cambiamenti climatici e delle scelte sul versante dell’adattamento e della mitigazione - le nostre dighe, oggi in gran parte funzionanti a regime limitato o sperimentale. È questa la principale lezione da cogliere in questa situazione di emergenza idrica che continuiamo a tenere sotto stretta osservazione e a monitorare costantemente con i nostri uffici di zona”. Ad affermarlo in una dichiarazione congiunta Giambattista Lorusso e Giuseppe Stasi, presidenti di Cia Potenza e Matera, esprimendo un giudizio positivo per l’approvazione degli elenchi definitivi delle domande di sostegno relative al bando pubblico “Investimenti nelle infrastrutture necessarie allo sviluppo, all’ammodernamento ed all’adeguamento dell’agricoltura”, che destina complessivamente 6,5 milioni al miglioramento e potenziamento delle infrastrutture irrigue strategiche della regione.
Secondo Lorusso e Stasi, “è fondamentale predisporre un cronoprogramma di lavori in grado di accelerare gli interventi già programmati per adeguare ogni invaso e farsi trovare pronti per l’autunno quando, ci auguriamo, arriveranno le piogge. Non possiamo più permetterci il lusso di tenere dighe riempite in parte o, se va bene, a metà, perché non a norma. E poi -aggiungono- non è più rinviabile il completamento dello schema Basento-Bradano, strategico per realizzare le vitali opere d’interconnessione di tutti gli schemi idrografici. Le dighe devono diventare una sorta di vasi comunicanti, in modo da disporre dell’acqua là dove ce n’è bisogno e mettendo mano a impianti e condotte perché non vada sprecata. Così come urge predisporre un piano invasi di minori dimensioni finalizzato ad attività di accumulo e derivazione, laminazione e sistemi di raccolta diffusi, in grado di trattenere e invasare in modo sicuro volumi di acqua derivanti da eventi intensi, estremi o esuberi. Tra le priorità indicate dopo il completamento dell’iter autorizzativo da parte del Ministero afferente la progettazione esecutiva per gli interventi sulla diga del Rendina l’accelerazione dei lavori per renderla funzionale nei tempi più brevi possibili. Rinnoviamo la proposta di un Piano per una governance più vicina ai territori, differenziata e adattiva -concludono Stasi e Lorusso- per una visione d’insieme che superi la frammentazione decisionale e restituisca valore a Consorzi di Bonifica e Autorità di Bacino, ottimizzando le funzioni e snellendo i vincoli, anche per recepire al meglio la futura strategia Ue per la resilienza idrica”.