Cia Padova: produzione fragole a +50% nell'Alta
Rispetto al 2023 e al 2024 le fragole registrano un +50%, un biennio nefasto a motivo di primavere particolarmente piovose. Nel momento clou della raccolta, i dati su rese e qualità dell’attuale annata tracciano un quadro più che positivo relativamente ad uno dei prodotti tipici dell’Alta Padovana.
“Ci sono molti giovani che si stanno avvicinando a tale coltura -osserva Cia Padova-. La richiesta da parte delle famiglie è in costante aumento, gli imprenditori agricoli vengono incontro alle loro esigenze”. Nell’Alta sono una ventina i produttori che, oltre alle altre orticole di stagione, si stanno dedicando alle fragole. C’è chi le coltiva in pieno campo e chi, per ripararle dalle intemperie (come la grandinata che si è abbattuta nel pomeriggio dello scorso 5 maggio), preferisce le serre. “Indipendentemente dalle modalità di coltivazione, il risultato rimane comunque d’eccellenza -sottolinea il presidente della zona Cia di Camposampiero, Fabio Carraro-. Il nostro territorio è storicamente vocato alla fragola, in tanti stanno tentando di portare avanti la tradizione”. Questo nonostante le oggettive difficoltà, aggiunge lo stesso presidente, “tra aumento dei prezzi delle materie prime agricole e un reddito quasi mai equo”. Al riguardo, ricorda, “fatto 100 il prezzo finale di un prodotto che si trova sugli scaffali dei supermercati, all’agricoltore rimane, se gli va bene, solo un 15% dello stesso”. Stando ad uno specifico report di Cia Padova, quest’anno ogni pianta garantisce mezzo kg di fragole.
“La parola chiave è stagionalità -aggiunge Carraro-. In tal senso siamo chiamati ad educare i cittadini-consumatori: non possono pretendere di averle in inverno”. Alberto Giulian, 34 anni, di Mejaniga di Cadoneghe, è un appassionato coltivatore di fragole biologiche: “Quest’anno la pezzatura è significativa, anche grazie ad una concimazione di fondo, a base di letame, e ad una corretta irrigazione. Andremo avanti con la raccolta almeno fino alla terza decade di maggio”. Per quanto riguarda la conservazione, Giulian consiglia di metterle in frigo appena acquistate: “In ogni caso l’indicazione di massima è quella di consumarle il prima possibile. Sono buone fresche”. Non vanno raccolte allorché sono troppo mature, precisa, ma nel momento in cui acquisiscono il loro caratteristico colore arancione”. “Ho fragole sia in pieno campo che all’interno di una serra -conclude-. Può essere che proprio all’interno della serra qualche pianta rifiorisca a settembre. Si tratta di una coltivazione che mi sta dando diverse soddisfazioni, continuerò ad investire sul comparto, seppure di nicchia”.