Cia Padova: fino a 40 mila euro a fondo perduto per giovani imprenditori
In apertura i bandi relativi al Psr 2014.2020, prorogato dalla Regione al 31 dicembre 2022. Nel padovano interessate 1000 aziende
Fino a 40mila euro a fondo perduto, previsti dal bando relativo al primo insediamento in agricoltura per ragazze e ragazzi tra i 18 e i 40 anni non ancora compiuti, nell’ambito del Psr (Programma di sviluppo rurale) Veneto 2014-2020, prorogato dalla Regione al 31 dicembre 2022.
Potenzialmente risultano interessati 1.000 imprenditrici e imprenditori agricoli padovani, per un contributo totale, spalmato su tutto il Veneto, di 13 milioni di euro. Per gli “investimenti aziendali legati al premio giovani”, inoltre, saranno messi a disposizione ulteriori 20 milioni di euro. Si tratta delle principali misure illustrate ieri al Crowne Plaza di Padova in occasione del convegno “Pac 2021-2027: Possibilità, sostegni, sviluppi digitali futuri”, organizzato da Cia-Agricoltori Italiani Padova in collaborazione con Punto Impresa Digitale Padova.
“La misura del primo insediamento rappresenta uno step fondamentale per lo sviluppo sostenibile del comparto -ha sottolineato il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini-. Una risposta concreta in un momento difficile in termini occupazionali, anche a motivo del covid, che verosimilmente si protrarrà per i prossimi anni. L’imprenditore agricolo sarà davvero il mestiere del futuro”. “Solitamente vengono finanziate il 25% delle istanze di primo insediamento – ha aggiunto Franco Contarin, Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione della Regione - i criteri sono molto selettivi. I contributi a pioggia di mezzo secolo fa non esistono più, non possiamo permetterci di sprecare nemmeno un centesimo”.
Entro la prima decade di dicembre verranno aperti ulteriori bandi: Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola; ammodernamenti e riconversione degli impianti irrigui finalizzati al risparmio della risorsa idrica; riduzione delle emissioni inquinanti di origine zootecnica in atmosfera; creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese Agricole. Il plafond totale a questo riguardo ammonta a oltre 150 milioni di euro a livello veneto. In generale, la provincia di Padova si è dimostrata ultravirtuosa, arrivando a spendere il 100% delle risorse giunte da Bruxelles dal 2014 al 2020 con progetti all’avanguardia. Tuttavia, secondo le prime stime, la Regione Veneto perderebbe 166 milioni di euro (-10%) nell’ambito della Pac 2023-2027. Domani, intanto, è in agenda un incontro sul tema fra il Ministro alle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e i vari assessori regionali all’agricoltura.
“Gli agricoltori sono pronti a guidare da protagonisti la transizione ecologica -ha illustrato il presidente di Cia Padova, Roberto Betto-. Siamo chiamati a fare la nostra parte per centrare una reale efficienza energetica, salvaguardando la competitività e la redditività del settore e favorendo investimenti senza ostacoli burocratici, con progetti efficienti e mirati”.
Non solo. Al fine di far fronte ai fenomeni atmosferici avversi, ha puntualizzato lo stesso direttore Antonini, il Mipaf sarà tenuto ad incentivare e ad aumentare il contributo dedicato all’assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante, già presente nel Programma di sviluppo rurale 2014-2020, utilizzando i fondi della nuova Pac. “Si tratta di una proposta che da tempo abbiamo sottoposto nelle sedi più opportune -ha sottolineato-. L’obiettivo è promuovere una più efficace gestione dei rischi in agricoltura, supportando le imprese del settore della produzione primaria che ricorrono a polizze assicurative del raccolto e delle piante dai rischi connessi ad avversità atmosferiche, fitopatie e infestazioni parassitarie, a polizze a copertura dei rischi sulle strutture aziendali e sugli animali, oppure a polizze sperimentali, indicizzate o sui ricavi”.