12 Ottobre 2021

Cia Padova: conferite barbabietole bio a zuccherificio di Pontelongo

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Per la prima volta diventa punto di riferimento dell'intero Nord Italia

Quest’anno, per la prima volta, sono state conferite anche barbabietole da zucchero biologiche (l’8% di quelle totali), e non solo convenzionali, allo storico zuccherificio di Pontelongo. Un risultato “strategico”, come sottolinea il direttore agricolo di Coprob Sca, Massimiliano Cenacchi: “Abbiamo gettato uno sguardo verso il futuro”. Sono 400 le aziende agricole della provincia di Padova dedicate a questa particolare coltura, per un totale di 2.218 ettari vocati (il 20,72% della superficie complessiva del Veneto); il fatturato medio annuo, stando all’ultimo report di Veneto Agricoltura, è di 5 milioni di euro. Tutte le imprese agricole conferiscono, appunto, allo zuccherificio di Pontelongo, punto di riferimento dell’intero Nord Italia. Nel 2021 la resa è stata di 9,52 tonnellate di saccarosio per ettaro, poco meno delle 10 tonnellate ad ettaro registrate lo scorso anno.

“Una buona performance -precisa lo stesso Cenacchi- nonostante un’annata difficile in termini climatici”. Fra le criticità riscontrate, le gelate tardive del 7 e 8 aprile e temperature oltre i 40 gradi rilevate nella seconda decade di agosto. “Le nuove tecniche di coltivazione stanno aiutando a mitigare i cambiamenti climatici, il grande tema di questa fase post-pandemia. In ogni caso abbiamo ancora ampi margini di miglioramento”. La barbabietola da zucchero è una coltura “altruista” perché “rilascia nei terreni delle sostanze nutritive utili per le coltivazioni successive quali, ad esempio, il grano e il mais. Dev’essere davvero considerata un’opportunità”. Interessante pure il prezzo della barbabietola. Oggi vale 48,50 euro a tonnellata, mentre nel 2020 il prezzo era di 45,20 euro a tonnellata (+9% su base annua). Inoltre, è una coltura green: un ettaro di barbabietola capta tanta anidride carbonica quanto un ettaro di bosco di pioppeto. Al fine di incrementare le rese, “si stanno studiando degli interventi genetici mirati all’aumento della tolleranza agli stress, oltre che alla cercospora, un fungo fitopatogeno”.

“Lo zuccherificio di Pontelongo è un’eccellenza che siamo tenuti a salvaguardare, per il bene della filiera agroalimentare”, sottolinea il direttore di Cia-Agricoltori Italiani Padova, Maurizio Antonini. Nei mesi scorsi, peraltro, la Giunta regionale ha stanziato un contributo a fondo perduto di 350mila euro a favore delle imprese agricole venete che coltivano la barbabietola. “Bene che la Regione abbia concesso degli aiuti, a fronte dell'adozione di tecniche di produzione che prevedano adeguate diversificazioni agronomiche degli ordinamenti colturali seminativi”. Sostenere la coltivazione della materia prima, la barbabietola, “significa aiutare in modo concreto la filiera corta, con ricadute positive sulla sostenibilità ambientale e sula redditività del settore”. Tuttavia, Cia Padova auspica che queste risorse vengano al più presto riportate alla cifra stanziata nel 2020, cioè a 800mila euro. “Abbiamo sottoposto l’istanza nelle sedi più opportune -aggiunge il direttore- in una logica di massimo supporto ad un comparto che non si è mai fermato, nemmeno durante il lockdown severo di un anno fa”. “Lo zucchero -aggiunge Paola Franceschin, titolare dell’omonima azienda agricola di Piove di Sacco e socia dello zuccherificio di Pontelongo- tirerà sempre, tanto a livello privato che industriale: è un prodotto che viene consumato regolarmente”. Tra gli obiettivi, “la promozione del made in Italy e il mantenimento di una coltura che continua a dare ottimi risultati, anche grazie all’eccellente lavoro di centinaia di agricoltori”.