Cia Padova: caldo anomalo manda agricoltura in tilt
Colture in anticipo di un mese e frutta devastata dalla cimice asiatica
Semplicemente, un disastro. Le temperature ben al di fuori della media stagionale, con picchi che arrivano anche a 24 gradi, stanno mettendo in grossa difficoltà il mondo agricolo padovano, costretto a fare i conti con insetti, cimici e maturazione anticipata delle colture autunno-vernine.
Alle alte temperature, si aggiunge il tasso di umidità arrivato al 95%: prolificano tutte le malattie come fosse estate, e parte delle coltivazioni marciscono. Gli afidi e altri insetti, che ad ottobre solitamente non compaiono, stanno attaccando una parte dell’orticoltura, mentre la frutta subisce un’invasione senza precedenti da parte delle cimici asiatiche.
Sono oltre 12.000 le aziende agricole in provincia di Padova, e la maggior parte di esse si trovano dover fare i conti con le conseguenze dei cambiamenti climatici, che non risparmiano praticamente nessuna coltivazione. Radicchio, finocchi e cavolfiori stanno maturando con un mese di anticipo, e tutte insieme: in una settimana, il mercato ha a disposizione una quantità di merce fuori dal normale. Questo comporta una domanda ridotta rispetto all’offerta, con un conseguente abbassamento significativo dei prezzi dei prodotti, a danno, ancora una volta, degli agricoltori.
Zucche e patate dolci sono state piantate in ritardo per via della pioggia di maggio, con il risultato di un prodotto di buona qualità, ma di dimensioni ridotte rispetto alla norma, viste le difficoltà di sviluppo e maturazione. E la frutta non se la passa meglio, tutt’altro: complice il caldo, nei frutteti della provincia si registra una vera e propria invasione da parte delle cimici asiatiche, nonostante i trattamenti utilizzati. Molte aziende sono arrivate a dover gettare anche il 70% di pere e mele. Per queste ultime, in particolare, oltre a subire l’attacco dell’insetto infestante, si aggiunge un altro danno, che va ad incidere sempre sulla possibilità di vendita da parte dell’agricoltore: se fa troppo caldo, le mele non si coloriscono, in quanto, perché avvenga questo processo, necessitano di uno sbalzo di temperature tra notte e giorno, che sarebbe caratteristico del periodo autunnale, ma che non si verifica viste le temperature estive.
“I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova la redditività agricola -dichiara il Direttore di Cia-Agricoltori Italiani Padova, Maurizio Antonini-. E’ indispensabile garantire un reddito equo agli imprenditori agricoli, anche attraverso le assicurazioni da eventi calamitosi, e i contributi della Politica Agricola Comunitaria. Per la cimice asiatica abbiamo chiesto lo stato di crisi, perché è un flagello che sta devastando le coltivazioni del territorio, senza risparmiare ormai più niente. Proprio per andare incontro alle problematiche estreme che affrontano le aziende agricole, la Cia di Padova ha chiesto alla Regione, inoltre, di provvedere con l’apertura di un canale di credito agevolato, in modo da dare la possibilità agli imprenditori agricoli di pagare i mutui e le materie prime, in questo momento così drammatico”.